Morti per tumore. CASERTA nona nella classifica del Sole 24 Ore

20 Maggio 2019 - 17:00

CASERTA – Alessandria, Genova e Trieste sono le tre citta’ italiane dove, secondo l’indice della Salute 2019 elaborato dal Sole 24 Ore si muore di piu’ di tumore. I tre capoluoghi, con 20 morti di tumore ogni mille abitanti tra il 2012 e il 2016, si classificano al 107esimo, 106 e 105 posto. Le citta’ campane di Napoli e Caserta, le cui province fanno parte della cosiddetta Terra dei Fuochi, hanno statistiche decisamente migliori: con un tasso di 12,5 morti per tumori ogni mille abitanti, Napoli e’ 15esima in classifica mentre Caserta con 12,1 e’ nona.

In vetta alla classifica ci sono le province di Sassari, Crotone e Barletta-Andria Trani, quelle dove il dato sulle morti per tumore e’ il piu’ basso d’Italia. Napoli e Caserta (rispettivamente all’ultimo e al penultimo posto nella classifica sulle province italiane) restano pero’ in coda alla classifica del tasso per la mortalita’ in generale, uno dei 12 indicatori, insieme ad esempio al consumo di farmaci e alla necessita’ di spostarsi altrove per curarsi, di cui si compone l’Indice della salute del Sole 24 Ore, che nel 2019 incorona Bolzano come provincia piu’ “sana” d’Italia. Nella classifica generale, Napoli e’ 72esima su 107 province prese in considerazione mentre Caserta

si posiziona all’88esimo posto.

Nell’indice della Salute compare anche una classifica ad hoc sulla migrazione sanitaria. Mentre nelle province lombarde (Bergamo, Sondrio, Lecco, Como, Monza e Brescia sono nelle prime sei posizioni) le dimissioni fuori Regione avvengono solo dall’1 al 3 % dei casi, la percentuale raggiunge il 6% a Napoli (38esima posizione) e il 13% a Caserta (80°) ma in province come Isernia, L’Aquila, Matera, Campobasso e Cosenza supera addirittura il 25%. Negli ospedali di Napoli ci sono 3 posti letto ogni mille abitanti, con il capoluogo partenopeo che si classifica al 72esimo posto per la ricettivita’ ospedaliera. Caserta (93esimo) ne ha 2,48 ogni mille persone, a fronte del record negativo del Sud Sardegna con 1,5 e di quello positivo di Isernia con 6,5 posti ogni 1000 abitanti.