Muore carbonizzato nell’incendio della baraccopoli. Salvatore Cuoci: “E’ un olocausto silenzioso”

14 Febbraio 2021 - 16:23

LUSCIANO – “È un olocausto moderno, silenzioso e senza fine. Hammed è solo l’ultima vittima di un sistema culturale che non integra ma esclude. E se le cose non cambieranno in fretta, ci saranno ancora tanti Hammed che neanche più verranno contati”. Sono le parole di Salvatore Cuoci, il coordinatore del Comitato don Peppe Diana che ieri era accorso, insieme a Aboubakar Soumahoro, sindacalista ivoriano, a Lusciano  dove un migrante è rimasto ucciso nell’incendio di una baraccopoli.