Nessuno sconto di pena per l’ex sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino
3 Dicembre 2024 - 17:54
Dichiarato inammissibile, dalla terza sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, l’istanza dei difensori
CASAL DI PRINCIPE – La terza sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal dott. Giuseppe Meccariello, con a latere Anna Sofia Sellitto e Raffaele Ferraro, si è pronunciata, con parere sfavorevole, sull’incidente di esecuzione proposto dal legale di Nicola Cosentino, ex sottosegretario all’Economia del Governo Berlusconi, in merito ad un contrasto tra sentenze in ordine al reato di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso.
Al vaglio dei giudici, due verdetti: il primo riguardante la condanna a 9 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici nell’ambito dell’inchiesta relativo alla società dei rifiuti Eco4. Il secondo verdetto al vaglio dei giudici ha riguardato la formula assolutoria nel processo ‘Il Principe e la scheda ballerina’, per il quale arrivò l’assoluzione in Cassazione che confermò il verdetto della Corte di Appello di Napoli che aveva ribaltato la pronuncia dei giudici del tribunale sammaritano i quali avevano condannato il politico a 5 anni e 6 mesi di reclusione.
Un contrasto tra giudicati in merito al medesimo reato che ha portato il legale del politico a chiedere una riduzione della pena complessiva di 9 anni, di un anno. Il sostituto procuratore Gionata Fiore ha ritenuto l’incidente di esecuzione inammissibile. Permane, dunque, la pena finale inflitta, per Nicola Cosentino, a 9 anni di reclusione.