OMICIDIO DEL BENZINAIO DI CELLOLE. In aula parlano la moglie e il fratello: “Krebs lo uccise a tradimento”

31 Ottobre 2018 - 19:37

CELLOLE/SANTA MARIA CAPUA VETERE (TP) – Nuova udienza questa mattina  in Corte di Assise, presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere,  per il delitto del benzinaio Massimo Neiviller. L’uomo di Santa Maria Capua Vetere fu ucciso a Cellole due anni fa nel corso di una rapina consumata da un operaio di origine tedesca. Ascoltati questa mattina il fratello e la moglie della vittima che raccolsero le testimonianze dell’uomo prima che morisse. Massimo cessò di vivere dopo cinque giorni di agonia presso l’ ospedale Monaldi.  “Prima gli mollò una bastonata e poi, prendendolo a tradimento, gli inferse tre fendenti” . Ecco le agghiaccianti parole dei due testi  dinanzi alla Corte presieduta dal giudice Napoletano. L’imputato Andreas Krebs, l’operaio tedesco accusato del delitto del titolare di un distributore di benzina sulla Domitiana a Cellole, era presente in carne ed ossa in aula. Era il 7 dicembre 2016 quando Massimo Neiviller, padre di due figli, morì a seguito della violenta aggressione. I suoi familiari si sono costituiti parte civile con l’avvocato Enrico Iascone Maglieri.