OMICIDIO RUGGIERO. Ergastolo definitivo per il complice dell’assassino di Vincenzo

20 Novembre 2021 - 12:38

AVERSA/PARETE/PONTICELLI (Lidia e Christian de Angelis) Omicidio Vincenzo Ruggiero, arriva la conferma definitiva dell’ergastolo per Francesco De Turris. La Corte di Cassazione si è pronunciata confermando la pena dell’ergastolo per l’omicida del giovane Vincenzo Ruggiero.
Ieri mattina si è celebrata l’udienza finale del processo a carico del complice di Ciro Guarente, l’assassino del 25enne Vincenzo. Francesco De Turris, accusato di concorso in omicidio aggravato per la morte di Vincenzo Ruggiero, avvenuto ad Aversa il 7 luglio 2017. Maria, la mamma di Vincenzo, anche lei presente a Roma.
De Turris cedette, all’ex dipendente civile della Marina militare Ciro Guarente, la pistola calibro 7,65 utilizzata per uccidere Ruggiero.
Le parole di  Maria Esposito la madre di Vincenzo, dopo la sentenza di condanna: “L’avvocato Luca Cerchia è una grande persona, si merita davvero gli applausi, è generoso, umile, sa raggiungere gli obiettivi con grande signorilità, oggi ha dimostrato per l’ennesima volta la sua professionalità, attento e riflessivo. In corte di Assise è giunto al verdetto con molta fermezza e capacità, con la collaborazione della criminologa Alessandra Sandone hanno rinchiuso in gabbia i carnefici di mio figlio Vincenzo Ruggiero, ucciso e fatto a pezzi dal Guarente con l’aiuto del De Turris figure ignobili e senza cuore. Molti dicono che il sangue chiama sangue, ma io non sono dello stesso parare, certo di impeto forse l’ho rimuginato più volte nel mio cervello, ma sapere che i prossimi 30 anni li passa chiuso in una gabbia soffrendo tutti i giorni per la mancanza di libertà e il sapere che uscirà vecchio perdendo la gioventù in quattro mura, sia più doloroso di prendere una pallottola in testa. Anche se molti non condividono il mio pensiero io sono nata buona non posso essere diversa, la sentenza non mi cambia la rabbia e la perdita di mio figlio e credetemi perdere un figlio non è sopportabile. I carnefici mi hanno inflitto un dolore inaudito e solo i miei figli mi danno la forza di continuare a vivere, si a vivere col pensiero che possa ancora dare una mano al loro avvenire. Io e la mia famiglia ringraziamo tutti voi che ci avete seguito e che conoscevate mio figlio vittima innocente ucciso da uno smidollato.