ORE 10.38 MICROSCOPIO CORONAVIRUS. La fisarmonica impazzita di De Luca, i dati di ieri dimostrano che con la scellerata politica dei pochi tamponi, qui in CAMPANIA si rischierà molto più che altrove nella FASE DUE

8 Aprile 2020 - 09:43

All’interno i dati ospedale per ospedale 

CASERTA – (g.g.) Ieri abbiamo dato notizia dei dati pubblicati dalla (presunta) unità di crisi contro il coronavirus della Regione Campania, soffermandoci soprattutto sui 1200 e poco più tamponi analizzati, clamoroso passo all’indietro rispetto ai numeri, quand’anche ancora insufficienti, raggiunti nei giorni precedenti. Quei 1.200 tamponi avevano prodotto 90 risultati di positività al covid-19.

Ieri sera, nella reiterazione di questa fisarmonica impazzita, che denota la totale disorganizzazione, incompetenza delle persone che De Luca ha messo a gestire l’emergenza, graziate dalla Provvidenza e dal fatto che la Campania è stata toccata dal contagio in maniera molto più modesta rispetto alla maggior parte delle altre grandi regioni italiane, sono stati dichiarati 2.005 tamponi.

Il dato dei positivi è salito da quota 90, relativo alla giornata di lunedì, a quota 120 relativo alla giornata di ieri. Dunque, con il 40% in più dei tamponi, si è registrato un 25% in più dei positivi. Se questo certifica con un discreto grado di sicurezza il rallentamento del contagio in Campania, quand’anche in relazione a numeri enormemente inferiori a quelli della Lombardia, dell’Emilia Romagna, della Toscana, del Veneto, del Piemonte, conferma le nostre perplessità, manifestate dal primo giorno (e se non ci credete andatevi a leggere tutte le puntate della nostra rubrica microscopio coronavirus), sin dai giorni iniziali dell’emergenza sulla pericolosità di questo metodo nella cosiddetta fase due.

L’andamento schizofrenico dei numeri dei tamponi analizzati, rischia di tenere troppe persone in strada, che positive sono, ma non lo sanno, ma che siccome non c’è stata una politica di tamponi a tappeto, comunque molto più ampia di quella effettuata fino ad oggi, potrebbero far ripartire altri contagi nel momento in cui, nonostante sarà trascorso poi un mese e mezzo o addirittura due dall’inizio dell’isolamento collettivo, la loro uscita dalle case, li renderà delle vere e proprie mine vaganti.

Chiaro che l’estensione dei tempi dell’isolamento contribuisce a chiarire, al di la dei tamponi preventivi, al di la dei tamponi quantomeno più estesi rispetto ai numeri miseri della Campania, la platea dei potenziali contagiatori, facendo scemare naturalmente il numero dei positivi asintomatici, ma è anche chiaro che il dato di oggi, relativo ad attività di analisi effettuate ieri, fa capire che il numero di positivi in Campania dipende ancora troppo dal numero di tamponi effettuati.

Una vera e propria funzione diretta che esprime un rapporto più basso dell’unità percentuale (un punto percentuale in più di tamponi, uguale a un punto percentuale in più di positivi), ma resta comunque evidente e si proietta verso una prospettiva preoccupante quando con l’allentamento necessario dell’isolamento domiciliare alcune persone, non incrociate da un’analisi dei tamponi, fatta poco e male dalla Regione, potrebbero diventare pericolosissimi.

E siccome abbiamo visto che questo virus è contagiosissimo e basta una sola persona che contagia un’altra, magari collegata a nuclei familiari numerosi, ad un’attività professionale molto sociale, perchè il meccanismo della malattia riparta.

Questo dovevamo alle nostre convinzioni, ma soprattutto al lavoro durissimo che ci siano imposti quando abbiamo deciso di analizzare tutte le cifre delle analisi sulle positività, attraverso un metodo severo, pignolo, così com’è necessario fare quando si lavora sulle cifre, sui numeri, sulla produzione statistica. L’avesse fatto la Regione Campania questo lavoro, ora saremmo qui a parlare di un modello epidemiologico di eccellenza.

Una rapida occhiata al lavoro dei singoli ospedali: al Cotugno siamo tornati oltre il 10% dei positivi (ieri 51), su 454 tamponi; all’ospedale Ruggi di Salerno, 18 positivi su 319 tamponi; un positivo su 49 tamponi al Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta; 26 positivi su 305 tamponi praticati negli ospedali asl casertani di Aversa e Marcianise; due positivi all’ospedale Moscati di Avellino su 188 tamponi, con l’emergenza del super focolaio di Ariano Irpino che si può dire superata; 62 tamponi di cui uno positivo all’ospedale San Paolo di Napoli-Fuorigrotta; 4 positivi su 128 tamponi al Primo Policlinico universitario Federico II di Napoli.

Quello che pensiamo delle analisi o presunte tali fatte, o meglio dichiarate dall’istituto zooprofilattico di Portici, l’abbiamo scritto in due articoli, pubblicati rispettivamente, l’altro ieri (CLIKKA QUI PER LEGGERLO) e ieri (CLIKKA QUI PER LEGGERE). Per cui ci limitiamo a dire che 375 tamponi, 14 sono risultati positivi; al San Pio di Benevento due positivi su 57 tamponi, mentre ad Eboli un solo positivo su 68 tamponi.

Il totale complessivo dei positivi in Campania dall’inizio dell’emergenza, tocca quota 27.784 con 3.268 tamponi effettuati. Apparentemente si tratta di una percentuale accettabile, 11,76%, non tanto difforme da quella di altre regioni. Ma la Campania conta su una popolazione di 6 milioni di abitanti. Per cui questo dato è inaffidabile a priori e non è possibile entrare seriamente in un discorso di percentuali che si può fare in luoghi come il Lazio, ancora di più come il Veneto, regioni ugualmente popolose, nelle quali i test del coronavirus sono stati realizzati su numeri esponenzialmente superiori rispetto a quelli della Campania, di cittadini.

 

QUI SOTTO L’ULTIMO BOLLETTINO REGIONALE

Unità di Crisi Regionale per la realizzazione di misure
per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologia da COVID-2019.

Decreto P.G.R.C. n°45 del 06.03.2020​

+++ CORONAVIRUS, IL BOLLETTINO +++

L’Unità di Crisi della Regione Campania comunica che sono pervenuti i seguenti dati:

– Ospedale Cotugno di Napoli:  454 tamponi di cui 51 positivi;
– Ospedale Ruggi di Salerno: 319 tamponi di cui 18 positivi;
– Ospedale Sant’Anna di Caserta: 49 tamponi, di cui 1 positivo;
– ASL di Caserta presidi di Aversa e Marcianise: 305 tamponi, di cui 26 positivi;
– Ospedale Moscati di Avellino: 188 tamponi di cui 2 positivi;
– Ospedale San Paolo di Napoli: 62 tamponi di cui 1 positivo;
– Azienda Universitaria Federico II: 128 tamponi di cui 4 positivi;
– Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno: 375 tamponi di cui  14 positivi;
– Ospedale San Pio di Benevento 57 tamponi di cui 2 positivi;
– Ospedale di Eboli: 68 tamponi di cui 1 positivo.

Positivi di oggi: 120
Tamponi di oggi: 2.005

Totale complessivo positivi Campania: 27.784
Totale complessivo tamponi Campania: 3.268

Napoli, 7 aprile ore 22