ORE 19:41 MICROSCOPIO CORONAVIRUS. Tutti i NUMERI del report di oggi. ECCO QUANDO SI AVVICINERÀ A “ZERO CONTAGI” secondo i calcoli seri di CasertaCe

7 Aprile 2020 - 18:46

Fortunatamente, la Campania ci ha risparmiato anche oggi la pubblicazione dei ridicoli e per molti motivi inaffidabili dati dei “test rapidi”

CASERTA (g.g.) – Sulla Campania e sul modo che non ci convince in cui vengono portati avanti i tamponi abbiamo quasi scritto tutto stamattina (LEGGI QUI), vi segnaliamo solo che i dati sui test “rapidi”, non certificati e dunque non ritenuti affidabili dalla comunità scientifica, è avvenuta solo domenica scorsa. Come un’esibizione del più grande violinista ogni epoca, come “Paganini non ripete”, anche la regione non replica l’esperienza agghiacciante durissimamente criticata da CasertaCe e NapoliCe e per giunta con il numero dei positivi non inserito nella contabilità dei tamponi tradizionali. Anche perché, come tutti i virologi stanno dicendo, per fornire a quei test ematici un minimo, ma solo un minimo di capacità di indicazione, occorre ripetere 5 volte il test. Il risultato dei dati di domenica è stata l’ennesima truffa ai danni dei campani alienati dall’ennesimo giorno passato agli “arresti domiciliari”.

Vabbé, passiamo al numero di oggi, pubblicati nella tabella della Protezione civile nazionale, che dovrebbero fare riferimento, ma trattandosi della Campania, bisogna tenere il beneficio dell’inventario, ai datti delle 22 del 6 aprile.

603 sono i ricoverati negli ospedali campani,

ma senza complicazioni gravi. Nel report di ieri, relativo ai dati di domenica 5 aprile (lo diciamo solo questa volta, tanto per le volte che l’abbiamo scritto anche il più tonto dei tonti abbia capito la questione dello sfalsamento) erano 610, dunque ce ne sono 7 in meno. Aumentano di due i ricoverati in Terapia Intensiva, da 101 a 103. E’ il primo aumento che si registra in Campania nel mese di aprile. Gli isolati a domicilio sono 2059, a fronte dei 1987 di ieri (+72). Gli attualmente positivi, dato fondamentale che fornisce giorno dopo giorno la struttura dei problemi sanitari prodotti dall’epidemia, sono 2765. Più 67 rispetto ai 2698 del rapporto di 24 ore fa. I guariti sono 167 (+12), mentre i deceduti toccano quota 216, anche in questo caso 12 in più rispetto al dato di ieri. I positivi in assoluto, cioè la somma di tutti quelli che si sono ammalati dall’inizio dell’epidemia alla giornata di ieri, è di 3148 (+90). E stavolta, a differenza di ieri, quando 10 positivi erano spariti e non si sapeva dove fossero andati, rispetto ai dati forniti dalla regione e quelli della Pc nazionale, i conti tornano. I tamponi effettuati ieri sono 1253, nel corso di tre o quattro giorni la Campania ha dimezzato il numero di tamponi analizzati (TOT: 25779). Bisogna ringraziare per questo il governatore De Luca per tutte le cofecchie che consente ai suoi uomini fidati, come quella messa in piedi all’Istituto Zooprofilattico, finita nel mirino della Procura di Napoli.

Buone notizie per quanto riguarda il dato nazionale: anche oggi c’è stato un sensibile calo del numero relativo i nuovi contagi (parliamo sempre di numeri effettivi rispetto a ieri): sono stati 3039, circa 550 in meno rispetto a ieri, con un decremento del 15,2%. E’ chiaro che, abbassandosi i numeri, si abbasserà anche la percentuale di incremento, però, facendo una media nell’arco di un mese, del 7/8%, che equivalgono ad un dato variabile tra i 240 e i 250 al giorno, possiamo dire in una decina di giorni, massimo due settimane, si potrebbe avvicinare alla fatidica quota zero.

Questo, ripetiamo, a fronte di una serie aritmetica che facciamo partire dal primo giorno di riduzione, verificatosi nel report di domenica confrontato con quello di sabato. Serie aritmetica che alimenteremo nei prossimi giorni, che nel frattempo segnala un decremento del 15,2% nel report odierno, del 16,7% nel report di ieri rispetto all’altro ieri e il 10,2% che ha differenziato il report dell’altro ieri, domenica e quello di sabato. Ci sarà anche un picco del decremento, ma immaginare un picco di caduta del 7/8% non è un abuso scientifico. Ecco perché verso il 21/22 aprile, magari dopo aver bloccato per sicurezza il ponte della Liberazione, si potrebbe veramente ripartire, seppur osservando rigide regole in fatto di distanziamento sociale, uso delle mascherine e all’occorrenza dei guanti di lattice.

Gli attualmente positivi, per la prima volta da diverse settimane a questa parte, segnano una crescita a tre cifre: sono 880 in un giorno. Questo si traduce in una riduzione, che non riguarda la Campania, come abbiamo visto, di 78 unità dei ricoveri ordinari e addirittura un decremento di 106 unità nel numero complessivo dei ricoverati in Terapia Intensiva. L’approdo all’incoraggiante cifra di 880 attualmente positivi è anche frutto del numero record di guariti: 1555 in un giorno, che portano il totale a 24 mila. I morti sono 604, in leggero calo rispetto all’altro ieri e ieri. Ma in questo caso abbiamo già spiegato nell’approfondimento di 24 ore fa che questi decessi sono collegati ai ricoveri di 8/10 giorni or sono, quando i numeri del contagio erano iperbolici. Quando verso il 15/16 aprile la cifra giornaliera dei deceduti si connetterà con quello dei nuovi positivi degli ultimi 2/3 report, anche il numero di coloro che perderanno la vita contagiati dal coronavirus è destinato a ridursi drasticamente.

Sul fronte dei sanitari, oggi sono deceduti altri 5 medici, portando il triste conto a 94. Dall’inizio dell’epidemia sono 26 gli infermieri deceduti. Quest’ultima categoria sanitaria è quella con il maggior numero dei positivi, nel conto di tutto il comparto 52%. In cifre non percentuali, i sanitari contagiati hanno toccato nel report di oggi 12681 unità.