Pasquale De Lucia, dopo la condanna a 9 anni da stamattina affronta il processo per reati di camorra. Tutti gli imputati e l’esito della prima udienza

23 Maggio 2018 - 17:13

SAN FELICE A CANCELLO – Ancora Pasquale De Lucia atto secondo. Dopo il processo dinanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere terminato la scorsa settimana in cui gli sono stati inflitti ben 9 anni di carcere, questa volta deve difendersi in un processo di camorra della Procura DDA di Napoli. Stamane udienza preliminare fiume al cospetto del giudice Roberta Attena. A sostituire il pubblico ministero Catello Maresca, principale titolare dell’indagine destinato ad altra sede, il pm Maurizio Giordano. Insieme con l’ex sindaco di San Felice e consigliere provinciale, sono imputati ben otto persone che rispondono di una serie di reati aggravato dalla circostanza di aver agevolato la camorra: trattasi dell’inchiesta sugli appalti conferiti dal Comune di San Felice a Cancello alle ditte del clan dei Casalesi. Oltre a Pasquale De Lucia (difeso dall’avv. Abet di Napoli ) e’ imputata la ex presidente di Terra di Lavoro ed ex consigliere comunale di Castel Volturno Rita Nadia Di Giunta (difesa dall’avvocatesa Rosa Nuzzo). Tramite lei il primo cittadino sanfeliciano avrebbe stretto un accordo con Antonio Zagaria, fratello del boss ed ex ‘primula rossa’ Michele per selezionare ed individuare le imprese del clan a cui affidare appalti e lavori del Comune.
La richiesta di rinvio a giudizio riguarda inoltre Felice Auriemma (di Arienzo e dirigente del Comune sanfeliciano (difesa dall’avv. Renato Jappelli), Clemente Biondillo, ex consigliere comunale di San Felice e Costantino Capaldo, imprenditore di Casapesenna ( difeso dall’avv. Federico Simoncelli), Alfredo Pane, ex segretario comunale di Francolise e di San Felice (difeso dall’avv. Giuseppe Stellato), Oreste Fabio Luongo, ex consigliere comunale di Casal di Principe ( difeso dall’avv. Maurizio Noviello ). Sono indagati in concorso con Pasquale De Lucia di associazione a delinquere aggravata dalla finalità mafiosa.
Sotto processo stamane anche era finito Alfonso Giuseppe Di Giunta, padre di Rita Nadia (difeso dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo ) e Antonio Zagaria (difeso dall’avv. Angelo Raucci) fratello del boss Michele ed attualmente in carcere. Pende l’accusa di corruzione aggravata dalla finalità mafiosa.
Oggi avanzate due sole richieste di giudizio abbreviato e precisamente per Costantino Capaldo  e per Alfredo Pane. La prossima udienza sarà celebrata il prossimo 18 luglio. In quella sede, problemi di procedura permettendo, il gup si pronuncerà sulle due richieste di abbreviato e su tutte le richieste di rinvio a giudizio formulate dalla procura.

Inizio del processo previsto per l’autunno.