CASERTA. Biagio Dresia, un vero genio. (Pen)Ultimatum dei revisori a Carlo Marino. Altra “braciola” in vista per il parcheggio Pollio

1 Marzo 2021 - 19:02

Nei giorni scorsi il Collegio ha inviato la diffida al comune, dopo aver ricevuto le relazioni “agghiaccianti” del dirigente alla Mobilità nonché comandante dei caschi bianchi De Simone. C’era una volta Caserta Nuova con Nicola Dresia presidente e con Giovanni Dresia (udite udite) membro del Board

CASERTA – Non abbiamo motivo di dubitare che il signor Biagio Dresia sia uno dei migliori professionisti in grado di gestire, di mandare avanti un’area di parcheggio regolata dal pagamento per l’utilizzo delle piazzole di sosta. Detto questo, il suo nome ci ritorna buono per dimostrare anche ai più disinformati o a quelli che ritengono che CasertaCe ponga questioni non precisamente verificate, che la famiglia Dresia, pur essendo storicamente inadempiente, pur avendo rispettato i contenuti dei contratti firmati con il comune di Caserta per la gestione del parcheggio dell’ex Caserma Pollio, ha continuato ad esercitare la propria attività e il proprio cospicuo lucro (pari circa al 73% degli importi per ogni euro incassato), togliendosi il vestito dell’impresa inadempiente e afflitta da azioni legali fatte dal comune e re-indossandone un altro, formalmente diverso, ma che in realtà conteneva le stesse persone, la stessa famiglia, la quale si è continuata a muovere nella stessa maniera, prima aggiudicandosi l’ennesimo affidamento e poi gestendolo alla sua maniera, incassando tutti i soldi del parcheggio, senza corrispondere al comune nemmeno quella miseria del 27% previsto dal contatto.

La parabola di Biagio Dresia come esempio del modo di operare della famiglia: era stato dipendente come cassiere della Cooperativa Caserta Nuova dal gennaio 2010 al marzo 2014. Ricordate che fine fece la coop Caserta Nuova e ricordate pure la montagna di debiti e di inadempienze al contratto firmato che accumulò con il comune capoluogo prima di diventare un ferro vecchio e scomparire dalla scena? Se sarà necessario, vi daremo un dettaglio nei prossimi giorni. Per ora, vi diciamo che il marchio Caserta Nuova fu spremuto dai Dresia fino all’ultima goccia. Seguiamo le tracce dell’ottimo Biagio, dimostrando una certa versatilità, per un anno opera come tecnico di montaggio e riparazione di tende da sole, da aprile 2014 fino al giugno 2015. Dal mese successivo, torna finalmente a comandare il personale e a gestire la cassa di un’altra società di parcheggi: la Sea Service. Da Biagio Dresia a Biagio Dresia, dunque.

La coop Caserta Nuova fece bottino pieno nel parcheggio dell’ex Caserma Pollio, la Sea sta facendo bottino pieno dell’ex parcheggio dell’ex Caserma Pollio. E’ cambiata la società, am il responsabile di cassa e del personale è sempre Biagio Dresia. Così come non sono cambiati gli usi e i costumi. E questo non lo diciamo noi, ma lo mettono (finalmente) per iscritto i Revisori del collegio di Caserta con un recente verbale, attraverso il quale hanno richiesto formalmente al comune di Caserta diattivare, con urgenza, le procedure di risoluzione contrattuale previste dall’art. 18 del Capitolato Speciale del Servizio di gestione dell’Area di Parcheggio denominata “ex Caserma Pollio”. Oltre a questo, per i revisori dei conti il comune deve “avviare le procedure per l’escussione della polizza fidejussoria a garanzia, di cui all’art, 5 del contratto rep.3376 del 14/05/2015“.

Nel verbale viene fatto riferimento ad una documentazione rilasciata dal dirigente facente funzioni per la Mobilità, nonché comandante dei vigili urbani di Caserta, Luigi De Simone, dalla quale emerge che la Sea ha presentato un conto della gestione 2020, senza firma. Ci sono alcuni mesi che mancano relativamente ai versamento, Aprile, Luglio, Settembre, Ottobre, Novembre e Dicembre, e quelli che ci sono non sono accompagnati dalla firma di validazione del prospetto. Ma lo stesso De Simone aveva già comunicato al dirigente dei Servizi Finanziari, ovviamente Franco Biondi, sia sulle inadempienze di Sea dal giugno 2020, ma anche quelle precedenti, messe nero su bianco in una determina di dicembre 2019. E quindi è verosimile che le stesse inadempienze, gli stessi debiti siano riscontrabili negli esercizi degli anni scorsi.

Sapete come finirà questa storia? Come quella di Caserta Nuova. Il comune, guidato da Carlo Marino, sindaco e storico amico nonché protettore politico dei Dresia, avvierà la procedura di risoluzione del contratto con la Sea. Non sappiamo come finirà con la riscossione della polizza fideiussoria, sempre che quest esista, sulla carta e concretamente. Di fronte a questo impegno, i revisori non trasmetteranno i documenti alla Corte dei conti e in Procura, ritenendo adempiuta la loro diffida. I Dresia andranno avanti in regime di proroga formale o di fatto. Nei prossimi mesi sarà bandita una gara dallo stesso Carlo Marino o in alternativa dal sindaco che uscirà vincitore dalle elezioni di ottobre e la gara verrà di nuovo vinta dai Dresia, che cambieranno il nome della società, rompendo solo le scatole al povero Biagio, il quale subirà l’incomodo di firmare un terzo incarico da cassiere e da capo del personale.

Ma è mai possibile che dinamiche di questo genere non inducano chi di dovere, a partire dai revisori dei conti, ad inviare senza ulteriore indugio la documentazione alle varie autorità giudiziarie? E come è possibile che da anni e anni una vicenda incredibile al pari di tante altre nella città capoluogo, relativa al parcheggio più importante, più remunerativo, proceda con modalità a nostro avviso criminali, nel senso letterale di questo termine, senza che nulla succeda?

La famiglia Dresia non va attaccata in quanto famiglia Dresia. A noi non interessa come questa venga considerato e come venga percepita in città in termini di reputazione. Per noi, può gestire il parcheggio Pollio anche per cento anni, ma questo deve avvenire solo come effetto di gare bandite ed evase in maniera trasparente, regolare e nel rispetto intransigente del contratto che scaturisce dal capitolato d’appalto. Siccome la famiglia Dresia non si muove in questa maniera, ritenendosi da un lato protetta dalla politica casertana, quella delle preferenze e del voto di scambio latente e patente, dall’altro lato da una condizione di fattuale impunità, noi denunciamo e continueremo a denunciare questa vicenda. A prescindere dal fatto che i protagonisti della stessa si chiamino Dresia o Pincopalladellagherardesca.

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