REDDITO DI CITTADINANZA finisce nelle tasche di condannati per camorra. Scattano 60 perquisizioni della GdF
9 Giugno 2021 - 11:20
REGIONALE – Sessanta le perquisizioni eseguite a Napoli nei confronti di altrettante famiglie che avrebbero percepito illegalmente il reddito di cittadinanza. All’interno degli stessi nuclei risultano soggetti condannati per il reato di associazione di tipo mafioso. L’operazione è stata eseguita dal nucleo di polizia economica-finanziaria della guardia di finanza partenopea sotto il coordinamento della procura di Napoli. Si tratta di una evoluzione dei primi interventi condotti a gennaio direttamente nei confronti di oltre 100 beneficiari del sussidio statale condannati in via definitiva per associazione mafiosa.
Nella domanda per ottenere il reddito bisogna infatti indicare eventuali condanne. Nel caso di associazione di stampo mafioso manca un requisito per ottenere il beneficio che, quindi, viene automaticamente revocato. Sottoposte a sequestro somme per circa 700mila euro indebitamente percepite dagli indagati tra l’aprile del 2019 e l’aprile del 2021 e le carte prepagate utilizzate per l’erogazione del beneficio. Le perquisizioni e i sequestri sono stati eseguiti in diverse zone della città di Napoli, tra cui i quartieri di Miano, Scampia, Secondigliano, Soccavo, Pianura, Fuorigrotta, Poggioreale, Barra e Ponticelli, e in altri comuni della provincia partenopea come Ercolano, Portici, Pozzuoli, Qualiano, Melito di Napoli, Casoria e Mugnano di Napoli.