REGGIA DI CASERTA. Subissata dalle critiche, la direttrice Tiziana Maffei ritira il logo della vergogna

28 Aprile 2020 - 19:24

CASERTA  – Ha avuto vita breve il nuovo logo della Reggia di Caserta, presentato il 22 aprile e travolto subito da critiche, provenienti in particolare dal territorio, di scarsa originalita’ e di somiglianza ad altri loghi. Oggi la direzione del museo, in una nota, ha fatto sapere che “alla luce di quanto emerso, e solo in ragione della similitudine del monogramma ad altri gia’ esistenti, a tutela dell’Istituto, la Reggia di Caserta ha deciso che connotera’, nel frattempo, la sua identita’ visiva con il brand Reggia di Caserta, privo del monogramma”.

Scompaiono dunque le tante criticate “R” e “C”, che avevano fatto storcere il naso a molti, e resta la sola scritta Reggia di Caserta; sulla vicenda era intervenuto addirittura l’ordine degli Architetti, che aveva paragonato il nuovo logo a quello del tennista Roger Federer, “o ancora peggio a quello della nota societa’ immobiliare canadese ‘Ricco Colinares’ che utilizza questo marchio da anni”. Nella nota, il direttore della Reggia Tiziana Maffei spiega che le lettere “RC” rappresentano “il marchio delle manifatture borboniche avviate da Carlo di Borbone”.

Le critiche al logo riguardavano anche la mancanza di riferimenti storico-artistici e territoriali e il mancato coinvolgimento di aziende del territorio, visto che a realizzare il logo e tutto cio’ che riguarda la nuova identita’ visiva della Reggia, e’ stata una societa’ di Mantova, Sigla srl, scelta sulla base di una ricerca di mercato. La Direzione del museo annuncia quindi che “come gia’ previsto dal contratto stipulato in data 23 dicembre 2019, di seguito sara’ dato avvio a un concorso internazionale per il logo. Il concorso sara’ finalizzato alla realizzazione di un segno che dovra’ rispecchiare l’identita’ visiva della Reggia di Caserta a partire, dunque, dal brand “Reggia di Caserta”.