Roba da pazzi: Salvatore Stabile e Mona, con il Pianeta fermo per Covid, vogliono fare, domani, le elezioni degli infermieri. Il prefetto mandi i carabinieri o la polizia

30 Ottobre 2020 - 13:21

Con tutto il rispetto per la categoria, questa governance casertana utilizza, a nostro avviso, il modello della “bancarella del torrone”, mettendo in cattiva luce l’intero Ordine. Farebbero bene gli organismi nazionali ad intervenire una volta e per tutte. IN CALCE ALL’ARTICOLO, LA NOTA SCRITTA DALLA MASSIMA AUTORITA’ DI GOVERNO RAFFAELE RUBERTO IN RISPOSTA ALL’APPELLO FORMULATOGLI DAI SINDACATI NURSING UP, CIGL, CISL E UIL

 

CASERTA(g.g.) Ma guardate un poco se il prefetto, con tutto quello che c’è da fare in questi giorni, debba occuparsi di suggerire il blocco di una manifestazione elettorale lunare. Lunare perchè c’è chi continua ancora a ritenere che 7mila infermieri possano recarsi da qualche parte ad Aversa per votare i nuovi organismi dell’ordine delle professioni infermieristiche della provincia di Caserta. Tutto ciò dovrebbe avvenire in questo fine settimana. Cioè mentre il governo, dopo aver già deciso e attuato un mezzo lockdown, ne discute di farne uno intero e mentre, in provincia di Caserta ci sono due grossi centri, cioè Marcianise e Orta di Atella in regime di “zona rossa” e dai quali, dunque, nessun infermiere avente diritto potrebbe spostarsi per raggiungere la città normanna, che, per i motivi già da noi raccontati qualche tempo fa (CLIKKA QUI PER LEGGERE),

ha sostituito a Caserta come sede elettorale.

Quando diciamo che c’è chi pensa ancora di salvare questa data, ci riferiamo a due persone in particolare, cioè all’attuale presidente dell’Opi Gennaro Mona da San Nicola La Strada e al “solito” dominus incontrastato del sindacato Fials Salvatore Stabile che oggi detta legge nell’Ordine, al punto da aver ottenuto che le elezioni non si svolgessero nel capoluogo, molto più baricentrico per chi si dovrebbe spostare dai comuni dell’Alto Casertano, ad esempio, ma nella città in cui lui abita e soprattutto nel luogo nel quale, per Salvatore Stabile, sarebbe facile attivare le sue truppe cammellate, i suoi fedelissimi che andrebbero sicuramente a votare.

Tra le altre cose, come pure abbiamo scritto nell’articolo già citato, in campo ci sarebbe una sola lista di ispirazione Fials, perchè l’altra, che riunisce invece il resto dei sindacati, cioè Nursing Up, Cigl, Cisl e Uil, è stata ricusata. Ma non da una commissione elettorale o delle regole interne, partecipata da tutte le componenti, bensì dal presidente in persona, il quale, in questo modo, come si usava in certi luoghi del Sud America o dell’Africa negli anni 60 e 70, mentre faceva il presidente, faceva anche il giudice, ritenendo che un paio di documenti d’identità apposti in calce alla lista a lui avversa non si leggessero bene e, per questo motivo, ha fatto fuori la compagine che avrebbe potuto contendergli la carica di presidente.

Ora, noi non sappiamo quali siano le regole interne dell’Opi nazionale. E neppure sappiamo chi sia il la guida romana di questo Ordine. Ma siccome ci siamo accertati e le cose sono andate esattamente così, il presidente nazionale degli infermieri conosce il significato dell’espressione “bancarella del torrone“? Perchè se nello statuto nazionale dell’Opi esiste una regola che permette ad un presidente uscente di determinare chi possa o meno partecipare all’elezione in cui lui stesso è candidato, va bè, auto imponetevi un bel Tso e non ne parliamo più. Ci sarebbe da scompisciarsi dalle risate di fronte a cose del genere se di mezzo non ci fosse la montagna di quattrini, costruita grazie alla riscossione delle quote annuali che ognuno dei 7mila infermieri casertani versa. 

Il prefetto, nella nota che pubblichiamo integralmente in calce, ha formulato una riflessione ovvia partita da un presupposto non enunciato, ma di sicuro incidente su quello che è massima autorità di rappresentanza di governo nazionale ha scritto: si ferma il mondo intero, è mai possibile che l’Ordine degli infermieri di Caserta voglia fare il contrario di ciò che fa il mondo intero, portando diverse migliaia di persone in un solo luogo a votare, avendo anche rifiutato, il Mona, l’invito formulatogli dai sindacati extra Fials, di costituire 5 o 6 seggi elettorali per favorire tutti gli infermieri e non solo quelli di Aversa e dell’agro aversano, vera fucina di consenso per Salvatore Stabile e la Fials.

Secondo noi, il problema non si pone e se questi due attivano il seggio, il prefetto farebbe bene a mandarci subito i carabinieri o la polizia per smontare tutto.

 

QUI SOTTO LA RISPOSTA DEL PREFETTO DI CASERTA ALLA SOLLECITAZIONE GIUNTAGLI DAI SINDACATI NURSING UP, CIGL, CISL E UIL