IL VIDEO. Sequestro da oltre 3 milioni di euro della Finanza ad imprenditori che sfruttavano i lavoratori. I DETTAGLI

15 Settembre 2020 - 17:34

CASERTA – In data odierna, 15 settembre 2020, i Finanzieri della Compagnia di Mondragone hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali disposta dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta di questa Procura, nei confronti di due imprenditori agricoli, ritenuti responsabili del delitto di sfruttamento del lavoro, previsto e punito dall’art. 603-bis c.p. (c.d. caporalato). In particolare, il provvedimento ha disposto per i titolari delle imprese agricole interessate, una operante nel territorio di Carinola e l’altra nel territorio di Falciano del Massico, il divieto di dimora nelle regioni Campania e Lazio nonché l’interdizione all’esercizio di attività d’impresa e di direzione delle persone giuridiche per un periodo di dodici mesi. Sempre in esecuzione del citato provvedimento, sono stati inoltre sottoposti a sequestro preventivo – impeditivo, diretto, per equivalente e per sproporzione – di due complessi aziendali, beni mobili e immobili, per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro, tra cui, disponibilità finanziarie per circa 450 mila euro.

Venivano, inoltre, sequestrati quattro terreni sui quali era stata accertata l’attività lavorativa svolta in condizioni di sfruttamento. Secondo quanto emerso dalle indagini dirette da questa Procura, gli imprenditori destinatari delle misure si avvalevano dell’intermediazione illecita di diversi “caporali” — già arrestati nell’ambito della stessa indagine -, i quali reclutavano quotidianamente decine di cittadini, per lo più extracomunitari, in stato di bisogno ed in condizioni di sfruttamento, per la raccolta di prodotti agricoli su terreni ubicati nella Provincia di Caserta ad esclusivo beneficio delle loro aziende agricole. In particolare, grazie all’espletamento di mirate attività di intercettazione e di prolungati servizi di appostamento, osservazione occulta e pedinamento, è stata possibile acquisire rilevanti elementi probatori a carico di sei soggetti intermediari, già sottoposti a misure restrittive nell’anno 2018.