Servirà il Green Pass anche per le sale bingo e sale gioco

11 Agosto 2021 - 11:00

Anche in Campania, come nel resto d’italia, dal 6 agosto l’obbligo del green pass sarà esteso per l’accesso alle sale bingo, casinò, eventi sportivi, musei, fiere, centri termali, parchi tematici e di divertimento, oltre a teatri, cinema, concerti e concorsi pubblici.

Iniziamo col dire che non esistono casinò veri e propri a Napoli, ma è possibile trovare diversi locali adibiti a bingo e sale slot in tutta la città. Con il passaggio in zona bianca, anche la Campania a partire dal 21 Giugno scorso, ha avviato la riapertura per sale giochi e scommesse che erano chiuse da fine ottobre. I locali che apriranno sono così riepilogati:  2.077 sale scommesse, 602 sale giochi e 27 bingo. Viene da sé come la possibilità di prendere parte ad una delle attività in questi luoghi del divertimento ludico, sia davvero vasta. Nonostante la riapertura avvenuta delle strutture, gli appassionati giocatori potranno comunque approfittare di tutte le opportunità che la rete mette a loro disposizione, sfruttando ad esempio, siti come Casinoitaliani.it che permette di avere una panoramica dettagliata su tutte le promozioni attuabili al momento, oltre che fantastici bonus

disponibili a chiunque scelga di iscriversi ad uno dei migliori provider elencati.

Le
altre possibilità di gioco

L’ippodromo di Agnano, oltre che sede di concerti, manifestazione di diverso genere (vedi ad esempio la “Settimana napoletana del cavallo”), è chiaramente adibito per le corse ippiche, al galoppo, al trotto e ad ostacoli. Si tratta di uno dei più vecchi impianti sportivi in tutta Italia. La sua fama è di livello mondiale perché è sede del Gran premio Lotteria di Agnano: tra le corse ippiche più rilevanti a livello internazionale. La struttura ha una capienza di 16.000 spettatori, presentando vari locali oltre che le sale dove puntare. Gli appassionati scommettitori potranno quindi divertirsi giocando alle corse, come all’importante Gran Premio Lotteria di trotto, la cui storia risale al 1947, ospitando importantissimi cavalli e drivers di fama globale.

Perché non ci sono grandi casinò a Napoli?

Ricordiamo che in Italia i casinò presenti sono quattro: il Casinò di Campione, in prossima riapertura dopo 3 anni di inattività, il Casinò di Venezia, il Casinò di Sanremo e il Casinò de la Vallèe. Queste strutture possono operare nonostante il divieto per legge in materia di gioco d’azzardo in Italia per via di una deroga che viene rinnovata di tanto in tanto. Le grandi città come Napoli hanno un flusso di visitatori costante, quest’anno regolato con difficoltà in difesa del Covid ma controllato anche grazie alla Smart Card. Per questo potrebbe prestarsi pienamente per ospitare un casinò di proporzioni importanti, tuttavia questo non è possibile nonostante negli anni siano state inoltrate moltissime proposte, poi scadute nel nulla. È per lo più una scelta culturale-legale a non permettere il via a queste iniziative.

La geografia degli attuali casinò italiani

Non tutti lo sanno, ma la scelta di mantenere aperti i noti quattro casinò in Italia esattamente nelle posizioni in cui si trovano, non è del tutto casuale. Essi si trovano ai confini del territorio italiano con i luoghi adiacenti. Ad esempio, il casinò di Campione si trova in un’enclave italiano su territorio svizzero. L’apertura dei casinò nei luoghi di confine è stata dettata anche dal voler limitare l’accesso dei giocatori italiani oltre frontiera per usufruire dei servizi dei casinò adiacenti all’Italia.