SESSA AURUNCA ALLE ELEZIONI. Per Michele e Massimo Schiavone chiuse tutte le porte. Prima “fanno” Antonio Fusco, poi lo rinnegano. E figuriamoci se il Pd a Roma rompe le scatole al presidente del consiglio regionale Oliviero a casa sua

24 Agosto 2021 - 10:57

Sono ancora in atto dei tentativi, soprattutto nella capitale, affinchè gli imprenditori delle Rsa non vedano compromesso definitivamente il loro rapporto con i Democrats. Ma sul fronte sessano la porta è chiusa 

 

SESSA AURUNCA – Amministrative, gli Schiavone smuovono tutto il Partito Democratico nazionale per cercare di candidare Massimo con Di Iorio, ma la porta rimane sbarrata. Ormai non sanno più a chi santo appellarsi l’ex presidente del consiglio comunale Massimo Schiavone e il padre Michele. Dopo oltre un anno di lotte intestine con il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero e mesi di incontri per cercare di coalizare più persone possibili contro Lorenzo Di Iorio, scelto dal presidente del consiglio regionale, gli Schiavone abbandonano tutti e si dedicano alle cosiddette “messe scalze” in qualche ufficio romano dei Democrats. Obiettivo minimo, qualche posto all’interno della lista dei Democrats che appoggerà però proprio Di Iorio. Ma potrebbe anche accadere che gli Schiavone rimangano completamente fuori dalla battaglia per le amministrative.

Nella lista del Pd ufficiale con Lorenzo Di Iorio, al di là dei contatti romani, la strada sembra obiettivamente sbarrata. Per cui hanno una sola chance: ritornare a sostenere la coalizione di Antonio Fusco ma stavolta non più da Direttori Generali, da artefici e comandanti.

Anche su questa cosa di Fusco, non è che gli Schiavone abbiano dimostrato una grande linearità: prima l’hanno scelto, poi lo hanno rinnegato proprio nel giorno dell’ufficializzazione della sua candidatura. Un motivo potrebbe essere quello di aver realizzato che la partita elettorale, stando così le forze in campo, era in pratica già decisa a favore di Lorenzo Di Iorio. Michele e Massimo Schiavone, insomma, hanno ragionato su cosa avrebbe comportato per loro una seconda sconfitta dopo quella patita alle regionali di un anno fa. E’ chiaro che questo atteggiamento ondivago ha allargato la schiera dei loro nemici, ponendoli in una posizione di isolamento politico, che tutto il meccanismo delle Rsa, peraltro ammaccato dopo la nota inchiesta giudiziaria che ha portato all’arresto di Michele Schiavone, non sembra poter compensare.