Sferrò un pugno ad un 38enne durante la gara. Assolto commissario sportivo

19 Febbraio 2020 - 11:33

TEVEROLA – Avrebbe colpito al viso un 38enne di Teverola che gli aveva ‘rimproverato’ l’utilizzo sbagliato nei confronti dei piloti doppiati di una bandiera di segnalazione di colore diverso da quello previsto: il giallo, invece del blu.

Per questo motivo, due anni fa, Fabio Pagnozzi 30enne di Torrecuso in provincia di Benevento, fu rinviato a giudizio per lesioni aggravate per un episodio avvenuto il 1 maggio del 2012 ad Airola e per il quale è stato assolto per non aver commesso il fatto.

Quel giorno la cittadina caudina era teatro di una gara motociclistica in programma lungo il circuito ‘Gianni De Luca’. Tanti gli appassionati presenti quel giorno di festa di sei anni fa all’appuntamento con una competizione per la quale Pagnozzi svolgeva il ruolo di commissario di percorso.

Secondo gli inquirenti, l’allora 22enne Pagnozzi si scagliò contro un 38enne di Teverola, colpendolo al viso, che lo aveva rimproverato di aver sbagliato l’utilizzo di una segnalazione durante la gara. Il teverolese, caduto a terra, fu soccorso e trasportato all’ospedale Moscati di Aversa dove gli furono diagnosticate lesioni guaribili in 20 giorni. Prognosi poi allungata di quindici giorni per problemi ad una spalla. La successiva denuncia aveva innescato l’attività investigativa, sfociata nel processo che si è adesso concluso con l’assoluzione di Pagnozzi.