TEVEROLA. Il sindaco indagato viene sfiduciato e va a casa con un anno di anticipo: “tradito” anche dal suo vice

14 Aprile 2023 - 19:55

Prossima la nomina del commissario prefettizio.

TEVEROLA Tommaso Barbato non è più sindaco. Nove consiglieri comunali lo hanno mandato a casa, sfiduciandolo. Si tratta di Dario Di Matteo, Lorenzo Picca e Maurizio Di Chiara del gruppo d’opposizione Teverola Città Fertile, Alfonso Fattore, Pasquale Buonpane, Amelia Martino (indipedenti) e Giusy Caputo di Teverola Sostenibile. A questi primi 7, proponenti la mozione di sfiducia, si sono poi aggiunti Antonella Di Martino, vicesindaco e Angela Improta, presidente del consiglio comunale. Dunque il primo cittadino viene sfiduciato ad un anno dal termine della consiliatura. La Prefettura nominerà in commissario.

Solo un mese fa Barbato finiva nel registro degli indagati della Procura di Aversa-Napoli Nord per l’inchiesta sui permessi e presunti casi di corruzione relativi alla lottizzazione sull’area di proprietà dell’imprenditore Angelo Schiavone. Episodi più volte raccontati da CasertaCe (CLIKKA E LEGGI) Nella stessa indagine risultano indagati anche i consiglieri comunali Pasquale De Floris e Pasquale Buonpane, l’ex sindaco Biagi Lusini, l’imprenditore Angelo Morra, l’ex dirigente dell’urbanistica e già assessore a Trentola Ducenta, Davide Vargas, Carlo Verde, imprenditore di Parete, che si stava occupando dei lavori di via Roma, fino a quando la sia società è stata colpita interdittiva antimafia e Emilio

Chianese, suocero del sindaco di Aversa, Alfonso Golia, e a capo della società Agribio.