UN ANNO DOPO. Il commovente messaggio del figlio del sindaco Barretta: “Nel mio cuore, so che non mi hai mai abbandonato”

24 Novembre 2018 - 13:04

CELLOLE – (Lidia de Angelis) Lettera affettuosa e commovente del figlio del sindaco di Cellole Angelo Barretta, deceduto a seguito di un malore. Barretta aveva solo 50 anni e a novembre 2017, morì dopo essere stato colto da un malore improvviso, un arresto cardiaco, mentre si trovava nella sua abitazione di via Milazzo.
In questi giorni, in occasione dell’anniversario della sua scomparsa prematura, la sindaca Cristina Compasso ha dato il via ad un’iniziativa in memoria del primo cittadino, piantando un ulivo.
Per l’occasione, il figlio del defunto sindaco, Francesco Barretta ha scritto un messaggio in ricordo del genitore: “Caro papà, Oggi é un anno dalla tua scomparsa, una scomparsa che ancora oggi noi non riusciamo a spiegarci. Non ci spieghiamo come mai proprio te, come mai ad una persona che ha sempre aiutato il prossimo, che donava tutto quello che aveva. In questo anno, caro papà, ho capito tante cose, ho capito davvero la vita… ci sono stati momenti belli, brutti, dove ho sorriso, dove ho pianto, dove ero disperato, dove ho avuto delle rivincite e dove ero all’apice della sofferenza. Ebbene sì, tutto questo mi ha aiutato a crescere, a capire delle cose che prima non riuscivo neanche a vedere… mi ha aiutato a diventare un uomo. La tua assenza, il non poterti vedere, il non poterti guardare, il non poterti solo sentire, fa male ma io in fondo al mio cuore sono consapevole che tu non mi hai mai lasciato, anche se non posso vederti sentirti e toccarti. Mi raccomando tu da lassù guida sempre i miei passi ed indicami sempre la strada migliore. Avrei da dirti tante cose papà, ma un giorno quando ci incontreremo, avremo tutto il tempo del mondo per poter parlare e per poterti abbracciare. Lo ripeterò all’infinito che non devi mai smettere di splendere, le persone come te non smettono mai anche quando non ci sono più, perché tu e solo tu sei l’angelo più bello che il cielo potesse desiderare. E mi manchi, non smetterai mai di mancarmi, imparerò soltanto a vivere tenendomi dentro, in qualche modo, l’enorme vuoto che la tua assenza ha lasciato dentro di me. A presto papà Ti amo tanto Chicco…“.