Le attrezzature sono state sequestrate

6 Aprile 2018 - 00:00

 

RIARDO/PIEDIMONTE MATESE – Dopo i ripetuti interventi a massa eseguiti nei mesi scorsi con l’operazione “INVERNO SICURO”, continua senza sosta l’attività delle Fiamme Gialle casertane nella repressione dell’illecito commercio di bombole di gpl da parte di improvvisati rivenditori che operano sul territorio senza alcun rispetto della normativa sulla prevenzione incendi e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, alimentando così un vasto circuito illegale, per la gran parte anche in evasione di imposte.

Questa volta sono stati i militari della Tenenza di Piedimonte Matese che ieri sera hanno intercettato su strada, sulla statale “SS 372 Telesina” nei pressi di Piedimonte Matese, un autocarro con un carico di 54 bombole tutte prive del prescritto collaudo e in pessime
condizioni di conservazione. Come spesso accade l’autista non riusciva a giustificare il possesso di quei contenitori né esibiva alcuna documentazione di trasporto.

Si è così risaliti ad una piccola azienda con sede in Riardo dove sono state rinvenute, sparse sul piazzale e all’interno di un capannone, altre 200 bombole, anche queste senza alcuna certificazione e attestazione di origine. L’intero deposito, poi, non aveva alcuna autorizzazione per la detenzione di tale materiale, né il titolare aveva mai richiesto il previsto certificato antincendio. Inoltre la contabilità aziendale esibita è risultata frammentaria ed incompleta e anche l’autista fermato su strada è risultato essere un dipendente “in nero”.

Ma non basta, perquisendo i locali i finanzieri hanno rinvenuto anche una bilancia e un’elettropompa artigianale predisposta per eseguire dei travasi di prodotto da un contenitore ad un altro, operazione assolutamente vietata per la sua intrinseca pericolosità.
Una situazione dunque di evidente e diffusa illegalità economica, purtroppo resa possibile anche da incauti acquirenti, i quali, forse attratti da un prezzo competitivo, si rivolgono a venditori senza scrupoli, mettendosi in casa potenziali ordigni esplodenti, privi di qualsiasi garanzia di sicurezza e senza neppure alcuna certezza del quantitativo di gpl effettivamente caricato nel serbatoio.

Al termine dell’operazione l’amministratore della società e l’autista sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e nei confronti della società è stato avviato un controllo fiscale finalizzato a ricostruire il reale volume d’affare e a tassare i relativi proventi illeciti.