33enne schiacciato da una pressa meccanica al lavoro: l’Appello conferma le 7 condanne

29 Giugno 2022 - 16:00

PIGNATARO MAGGIORE (gv) – La sentenza della seconda Corte di Appello di Napoli, arrivata questa mattina, ha confermato il verdetto del primo grado per la morte dell’operaio Lorenzo Borrelli, 33 anni, rimasto schiacciato dalla pressa meccanica all’interno dell’opificio Reiter a Pignataro Maggiore undici anni fa. Omicidio colposo, un anno e mezzo all’amministratore delegato, l’imprenditore tedesco Andreas Gehrard Becker, un anno e cinque mesi agli altri sei responsabili: Piero Faccioli, Alfredo Ruggiero, Claudio Insero, Maurizio Esposito, Giuseppe Laudisa e Raffaele Terracciano.

C’era pure una settima persona tra i condannati, ovvero Giuseppe Merola che nel frattempo è deceduto. Soddisfatto il legale Carlo De Stavola, che ha assistito nel processo la famiglia della vittima – costituitasi parte civile – assieme agli avvocati Rocco Trombetti ed Elisabetta Carfora. La pressa maledetta era difettosa e non era stata riparata dai responsabili. I funzionari dell’azienda, secondo la Procura, sarebbero stati a conoscenza del guasto al macchinario.

Nel collegio difensivo sono stati impegnati, tra gli altri, gli avvocati SperlonganoBottiVercelliFracchia Casapulla.