Poniamo la questione con garbo, in modo che nessuno possa sentirsi offeso e in modo che possa rappresentare un contributo alla riflessione

30 Marzo 2018 - 00:00

MONDRAGONE – (g.g.) E’ molto probabile che Daniela Poccia, una ragazza di Mondragone, abbia assistito, negli ultimi anni, a tanti casi di mini o maxi parentopoli, cioè a sistemazioni o semi sistemazioni come possono essere quelle dei neo assunti a tempo determinato nella pubblica utilità, solamente in base ad una parentela che nel momento specifico in cui queste assunzioni si facevano, contavano nei processi decisionali di un comune e, nel dettaglio, del comune di Mondragone.

Per cui, Daniela Poccia ha accumulato sicuramente rabbia pensando che quando i tempi sarebbero cambiati, quando quelli che comandavano allora non avessero comandato più, magari sarebbe toccato a lei. Pensiero umanissimo, comprensibile, da non mettere all’indice. E in effetti noi nella campagna contro parentopoli e a favore della meritocrazia che portiamo avanti in tutta la provincia, non ce la prendiamo certo con questi giovani che magari, oltre ad essere nipoti di, fratelli di, sono anche bravi e hanno attitudine per il lavoro che andranno a fare.

Il problema sta a monte perchè se un’amministrazione comunale si muove, come si sta muovendo quella di Pacifico, esattamente alla stessa stregua di come si è mossa quella di Schiappa, i tanti mondragonesi, che hanno dei figli non collegati parentalmente a sindaco, assessori o consiglieri comunali, accumulano rabbia, frustrazione. E il tessuto sociale non si compatta, bensì si lacera con nuove divisioni e nuove spaccature, perchè diventerà gioco facile per un’opposizione silente ed inesistente, trovare argomenti per stimolare quelli che hanno votato Pacifico l’ultima volta a trovare in questi comportamenti un motivo valido per cambiare idea.

Comunque, non l’abbiamo ancora detto, ma Daniela Poccia è la nipote del sindaco Virgilio Pacifico e figlia di Paolo Poccia, titolare di un autoricambi ed attuale presidente del club Lions. Questi, ovviamente, è stato vicinissimo nel corso di tutta la campagna elettorale, a Pacifico.