Beatrice Zagaria, la Cassazione respinge il ricorso: “Il mantenimento dei familiari non è indice di appartenenza al clan”

7 Marzo 2021 - 17:10

CASAPESENNA – La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso del procuratore generale contro Beatrice Zagaria, sorella del capoclan dei casalesi Michele e Paola Giuliano, moglie di Aldo Nobis. La donna è stata condannata a tre anni per ricettazione ma assolta dall’accusa di aver preso parte al clan.

Scrivono gli ermellini: “Il mantenimento dei familiari non è indice di appartenenza al sodalizio per chi usufruisce del sussidio economico, ma rafforza certamente la solidità del vincolo criminale-mafioso perché accresce l’interesse di chi è detenuto a continuare a fare parte dell’associazione per poter godere dei benefici riservati agli affiliati“.

E ancora: “La finalità di sostegno del sodalizio mafioso una volta esclusa la prova certa della gestione della cassa per conto del clan da parte della Zagaria, è stata correttamente inquadrata nell’ambito della ipotesi della ricettazione aggravata da detta finalità“.

Il fatto “che la Zagaria abbia percepito i contributi dovuti ai familiari degli associati detenuti, occupandosi di gestire e dividere le entrate spettanti alle proprie cognate, senza la esclusiva finalità di perseguire gli scopi dell’associazione, non esclude la consapevolezza che l’assegnazione di tali sussidi da parte dell’associazione rispondesse anche alla finalità di agevolare l’associazione stessa, con la conseguente compatibilità tra il dolo intenzionale richiesto per l’aggravante predetta e l’assenza della finalità esclusiva di perseguire gli scopi dell’associazione“.