Sua moglie ha un altro, lui la maltratta e poi, insieme al padre e al fratello, stalkerizza l’amante. Assolti i congiunti, lui prende due anni ma ora è libero dai domiciliari
19 Novembre 2022 - 17:18
Due sentenze: una pronunciata dal giudice monocratico del tribunale di Aversa-Napoli Nord nei confronti di Alberto e Antonio Barbato, l’altra pronunciata dalla Corte di Appello in secondo grado, nei confronti di Emilio Barbato, marito tradito.
CARINARO Il tribunale di Aversa-Napoli Nord, con sentenza firmata dal giudice Elvira Terranova, ha assolto Alberto e Antonio Barbato, padre e figlio. Erano accusati entrambi del reato di stalking, compiuto, secondo il pubblico ministero, ai danni di Ferdinando Tirozzi, presunto amante della moglie di Emilio Barbato, anche lui figlio di Alberto Barbato e, dunque, fratello dell’altro imputato, Antonio Barbato.
A suo tempo, ai due imputati era stato imposto il divieto di avvicinamento alla parte lesa. Il tutto sarebbe avvenuto nel novembre dell’anno scorso, a Carinaro, quando Emilio Barbato, presunto marito tradito, fu tratto in arresto e successivamente posto ai domiciliari. La sua personale pratica giudiziaria ha preso, a differenza di ciò che hanno deciso di fare suo padre e suo fratello, la direzione del rito abbreviato, nel caso specifico per i reati di maltrattamenti in danno della ex moglie e di stalking, sempre in danno del presunto amante, Ferdinando Tirozzi. Per Emilio Barbato, dopo la condanna di primo grado, la Corte di Appello ha ridotto la pena a due anni di reclusione. Una dimensione che ha reso possibile l’applicazione dell’istituto della pena sospesa, con immediata remissione in libertà. Emilio Barbato è stato difeso in Corte di Appello, così come anche davanti al giudice monocratico del tribunale di Aversa-Napoli Nord, dagli avvocati Giovanni