CASERTA. L’Ecocar non vuole pagare 250 mila euro di penali e porta il comune in tribunale

27 Dicembre 2022 - 10:39

L’azienda che ha gestito l’appalto dei rifiuti nel capoluogo contesta le decurtazioni partite da palazzo Castropignano

CASERTA – 250 mila e 300 euro. Questa la cifra in ballo tra la Ecocar e il comune di Caserta. Una storia che sembrava terminata con la garetta del maggio scorso ma che, invece, vedrà continuare la sua storia al tribunale specializzato in materia di impresa della corte di Napoli.

Ciò perché l’azienda di Antonio Deodati chiede la non applicazione delle penali con cui il comune di Caserta ha deciso di colpire la società che per un decennio si è occupata della raccolta dei rifiuti.

Parliamo di Ecocar come società dal 2012 al 2022 impegnata a Caserta, anche se i lettori di Casertace conoscono bene la storia della doppia partita IVA e dell’azienda Consorzio Ecocar, vincitrice dell’affidamento nel 2012 e che non è Ecocar, quest’ultima che, quindi, ha gestito la raccolta rifiuti in città senza un reale titolo è per di più in proroga, come svelammo su questo giornale (LEGGI QUI).

Con la procedura attivata al tribunale per le imprese di Napoli, la Ecocar chiede la non applicazione delle decurtazioni relative alla penale e la condanna del comune al pagamento degli interessi sulle somme trattenute dall’amministrazione guidata dal sindaco Carlo

Marino senza un reale titolo, secondo quanto afferma l’azienda.

Il segretario comunale di Palazzo Castropignano, Salvatore Massi, ha nominato l’avvocato del comune Lidia Gallo quale difensore nel procedimento presentato dalla Ecocar.