TORTURE IN CARCERE. Assolti due agenti, il gup: “L’ex comandante Manganelli è inattendibile”

25 Settembre 2023 - 13:36

Per il giudice l’ex comandante : “Si è lavato le mani lasciando i detenuti in balia dei propri aguzzini”

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Agente penitenziario accusato dall’ex comandante, per il giudice è inattendibile. Il gup, Pasquale D’Angelo, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha assolto, all’esito del giudizio con abbreviato, gli agenti Angelo Di Costanzo e Vittorio Vinciguerra, entrambi coinvolti nella maxi inchiesta sulla rappresaglia avvenuta il 6 aprile del 2020.

L’agente Di Costanzo era stato riconosciuto, attraverso dei video, come responsabile di alcune condotte violente dall’ ex comandante della polizia penitenziaria del carcere di Santa Maria Capua Vetere, Gaetano  Manganelli.

Per il giudice, però, l’ex comandante non sarebbe credibile. “E’ arduo affibbiare allo stesso una patente di credibilità”, scrive il giudice secondo il quale “non può escludersi che le dichiarazioni del Manganelli siano state rese con finalità non del tutto disinteressate apparendo le stesse, al contrario, volte ad allontanare da sé gli addebiti contestati e magari ingraziarsi la benevolenza della pubblica accusa anche correndo il rischio di accusare una persona innocente”.

Inoltre in sede di interrogatorio di garanzia Manganelli ha posto dei dubbi sul riconoscimento di Di Costanzo – “La fisionomia… non sono certo però” – cambiando successivamente versione ed accusando Di Costanzo. 

Per il giudice l’ex comandante si sarebbe trovato “nell’ingrato ruolo di chi non voleva sottrarsi ai diktat di Fullone per non screditarsi ai suoi occhi ma che, contemporaneamente, non voleva comparire personalmente, decidendo così di lavarsi le mani, lasciando i detenuti in balia dei loro aguzzini”