COVID & MILIONI. De Luca non paga la società degli ospedaletti di CASERTA, Napoli e Salerno. E in tribunale finisce anche l’ASL

26 Dicembre 2023 - 13:34

Alcune “forniture aggiuntive” che la MED ha consegnato alla regione per i tre ospedali modulari sarebbero state non pagate

CASERTA (l.v.r.) – Quando scrivevamo nella primavera del 2020 che sarebbe stato stupido da parte della regione Campania pagare 12 milioni di ospedali modulari, gli ormai noti e celeberrimi ospedaletti di Caserta, Napoli e Salerno, visto che esistevano strutture non più in uso ma pronte ad essere utilizzate per ricoverare pazienti in terapia intensiva, causa della pandemia da coronavirus che ormai quasi quattro anni fa era ben più letale di adesso, non ci aspettavamo che andasse a finire così.

Ovvero, non ci aspettavamo che la regione venisse citata per mancati pagamenti dalla Manifacturing Engineering & Development di Padova, relativamente alla fornitura di materiale per i capannoni con all’interno 72 posti di terapia intensiva.

Questo, almeno, è quanto denuncia la stessa MED che, in data 3 ottobre 2023 ha citato presso il tribunale delle imprese di Napoli la regione Campania e anche l’ASL di Caserta come terzo in causa per il mancato pagamento delle forniture integrative nell’ambito dell’accordo quadro per la fornitura delle tre strutture modulari.

In questo momento, quindi, è in corso una causa in corso tra la MED e la regione Campania su alcune forniture mai pagate, dopo che per anni il presidente Vincenzo

De Luca si è vantato del progetto di questi posti di terapia intensiva.

Non si tratta dell’unico procedimento che in un tribunale vede al centro le procedure sugli ospedali modulari.

Ad esempio, sempre a Napoli, è in scena il processo sulle procedure attraverso cui la regione Campania ha individuato in tempi record,n 16 e 19 marzo 2020, attraverso un bando della società regionale della sanità, la Soresa, l’impresa MED per la realizzazione degli ospedali modulari.

I reati contestati ai vari soggetti imputati, tra cui il manager dell’ASL Napoli 1 Ciro Verdoliva, Il coordinatore dell’Unità di Crisi, Italo Giulivo, la dirigente e l’Unità di Crisi e dell’ufficio di Gabinetto di Vincenzo De Luca, l’ingegnera Roberta Santaniello e altre 16 persone, sono diversi e variano dal traffico di influenze al peculato, passando per la turbativa d’asta al falso e alla frode in pubbliche forniture.

In tutto ciò, se non andiamo errati, è ancora viva anche una procedura presso la Corte dei Conti della Campania proprio su come sono stati spesi milioni di euro, circa 18, relativamente alla vita di questi ospedaletti.

Tornando alla citazione in giudizio della regione Campania e dell’ASL di Caserta, quest’ultima ha deciso di resistere in giudizio rispetto alla pretesa economica della MED, nominando i suoi avvocati interni, Domenico Sorrentino e Antimo D’Alessandro, nella difesa contro la causa promossa dalla società padovana.