Soldi ed altro al poliziotto per aiutare il fratello detenuto, due in manette

17 Maggio 2024 - 10:56

Fratello e sorella accusati di corruzione, ricettazione e accesso indebito a dispositivi di comunicazione da parte di soggetti incarcerati.

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Si dà notizia della esecuzione da parte di personale del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, di un’ordinanza cautelare applicativa di misure cautelari personali, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di due soggetti ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di corruzione d’incaricato di pubblico servizio per atti contrari ai doveri d’ufficio, ricettazione ed accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti.

Il provvedimento cautelare costituisce l’esito di un’articolata attività investigativa, svolta anche attraverso attività tecniche, diretta da questa Procura della Repubblica e condotta dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e dalla Polizia Penitenziaria di Santa Maria Capua Vetere, che ha consentito di accertare, sebbene nella fase delle indagini preliminari, che gli indagati, fratello e sorella, di cui il primo è soggetto detenuto per omicidio presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, tra il 2022 e il 2023 hanno corrisposto ad incaricato di pubblico servizio denaro e altre utilità affinché compisse in favore del primo atti contrari ai propri doveri di servizio. In particolare, l’incaricato di pubblico servizio, si prestava, ricevendo come corrispettivo denaro ed utilità corrisposte direttamente dalla sorella del detenuto su incarico  di quest’ultimo, ad intercedere presso vari funzionari della Casa Circondariale, inducendoli talvolta in errore, per favorire un percorso inframurario di favore all’indagato.