La Corte di Cassazione dissequestra smartphone e computer a Griffo padre e figlio, quelli del caseificio Spinosa e della crociera a Capri di Giovanni Zannini
7 Febbraio 2025 - 13:50
Il provvedimento è stato reso noto nella giornata di ieri. Ma alla pricura restano i dati prelevatii e acquisiti fino ad ora
CANCELLO ARNONE (g.g.) La Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dal loro avvocato difensore, Mario Griffo, ha ordinato il dissequestro subito esecutivo e senza rinvio degli atti al tribunale del Riesame di S. Maria C.V. di tutti i cellulari, dei tablet, dei computer e dei dispositivi elettronici di proprietà di Luigi Griffo e di suo figlio Paolo, imprenditori di Cancello ed Arnone titolari del caseificio Spinosa e coinvolti pesantemente nell’indagine, ancora in pieno svolgimento ad opera della Procura della Repubblica di S. Maria C.V., pubblici ministeri Gerardina Cozzolino e Giacomo Urbano, lavoro sul campo dei carabinieri del reparto investigativo di Aversa, che ha coinvolto pesantemente il consigliere regionale Giovanni
Il sequestro dei dispositivi telefonici e informatici dei due Griffo era stato disposto dai pm nel decreto di perquisizione, eseguito nell’ottobre scorso. Provvedimento confermato, poi, dal tribunale del Riesame di S. Maria C.V.
Nel suo ricorso, l’avvocato Mario Griffo, ha lamentato l’illegittimità del provvedimento, trattandosi di sequestro onnicomprensivo e, dunque, lesivo della privacy e dei diritti costituzionali.
La Corte lo ha accolto ed ha annullato, come abbiamo scritto all’inizio, il provvedimento del Riesame, disponendo le immediate restituzioni dei citati dispositivi elettronici, ma, a quanto ci risulta, non ha disposto la restituzione della copia forense dei dati estrapolati e acquisiti dalla procura dall’interno dei dei dispositivi. Resta aperta, dunque, la questione dell’utuluzzabilita’ processuale dei citati dati.
Ricordiamo che il coindagato Giovanni Zannini insieme al suo avvocato Angelo Raucci decise di non presentare ricorso alla Corte di Cassazione per gli speculari sequestri subiti dal consigliere regionale il quale è, ricordiamo, anche un avvocato rispetto al quale poteva essere magari sollevato anche un problema di segreto professionale