IL VIDEO. Sabato notte, ennesima rissa della movida nel centro storico di Caserta. E la politica sta a guardare…
16 Marzo 2025 - 20:03

Caserta (pm) – Riprendiamo la prima notizia del fatto che abbiamo dato nel pomeriggio presto per svolgere qualche commento. Com’è noto, nella nottata di sabato, intorno alle tre, nel centro storico c’è stata l’ennesima rissa tra giovani della movida. La colluttazione sarebbe “iniziata in via Ferrante “ per protrarsi in via Mazzocchi, con la violenza, la brutalità e l’aggressività che si vedono nel filmato che in calce riproponiamo ai lettori, postato sul suo profilo pubblico Facebook dal consigliere comunale Paolo Santonastaso con un proprio commento.
Il fatto ripropone, ci pare, due questioni. Una a carattere nazionale e l’altra propriamente locale.
Per la prima, è risaputo che episodi come questo accadono e sempre più frequentemente in tutto il Paese. Tale circostanza non può che dipendere da due fattori almeno. Intanto la perdita del sistema penale, così come concepito e per come procede, della capacità di deterrenza per argianare fenomeni come questo. Tecnicamente, i penalisti parlano di funzione general preventiva del diritto penale, che attraverso le sue pene dovrebbe dissuadere le persone, i consociati, dal commettere i reati. Ma la lentezza esasperante ed antistorica del processo penale, incompatibile con questa modernità dell’immediatezza, e la esiguità delle pene previste ed inflitte non sono più in grado, all’evidenza, di contenere le condotte antisociali in questa fascia di età. Non è questa la sede per spiegarcene le ragioni, ma va riconosciuto che così accade e paradossalmente in un momento storico in cui, mai come ora, i ragazzi sono stati istruiti sulla legalità attraverso i corsi su di essa che di continuo si tengono nelle scuole. E d’altro canto siamo anche in una fase sociale in cui la naturale indocilità ed una sorta di ribellismo adolescenziali non vengono minimamente incanalati per un malinteso rispetto della personalità, che è invece ancora in formazione. A ciò si aggiunga la progressiva perdita di autorità delle forze di polizia per le continue delegittimazioni ed intimidazioni che subiscono ed ecco che i conti tornano. Quali di questi ragazzi, in tale contesto, può temere di dover rispondere di quello che combina, mentre pensa di essere in un eterno videogioco?
L’altra questione, quella che dicevamo a carattere locale, sta in ciò che l’intera vicenda della movida è circondata localmente da una ambiguità tutta politica. Per tornaconto elettorale, la classe politica casertana ha fatto credere agli esercenti dei locali pubblici che possono impostare i propri affari sull’occupazione anarchica delle strade pubbliche da parte dei propri clienti, sul loro intrattenimento con alcol e musica assordante fino a notte tarda anzi fino a quando non vogliano andarsene e con tutto il corredo di abusi ed irregolarità. Ed in un regime di controlli sostanzialmente inesistenti. Residenti che non riescono a dormire ed a spostarsi liberamente ed il resto della cittadinanza si arrangino in nome di un preteso diritto al divertimento della gioventù casertana inventato furbamente di sana pianta da assessori e consiglieri comunali variamente assortiti. Così stanno le cose. Tutto il resto sono chiacchiere populistiche e demagogiche. Se si parte da questa constatazione tutto viene di conseguenza. Come, ad esempio, imporre l’intrattenimento delle persone esclusivamente nei locali e negli spazi interni disponibili, vietando la musica esterna e per quella interna prescrivendo che non possa avvertirsi fuori.
Niente di straordinario, ma semplicemente come è sempre stato secondo ragione ed equilibrio.
IL VIDEO CON ALCUNI MOMENTI DELLA RISSA