CAMORRE E COLLETTI BIANCHI. La polizia aveva ragione: un giudice del tribunale di Aversa ha convalidato il sequestro dell’immobile abusivo di una esponente della famiglia malavitosa dei Tessitore e di suo marito, figlio dell’ex comandante dei vigili urbani, oggi ancora dirigente al Comune
3 Ottobre 2025 - 13:28

Ineccepibile il lavoro del reparto investigativo del commissariato di Aversa. E con questo nonostante tutte le carenze e le inadempienze dell’ufficio tecnico, il complesso degli immobili dei Tessitore è finito totalmente sottochiave. Il ruolo del papà e anche del fratello della consigliera comunale Antonietta Oliva che ha spostato un’altra esponente dei Tessitore con un pregiudicato di Casal di Principe imparentato con Francesco Bidognetti
GRICIGNANO D’AVERSA (g.g.) – Il commissariato di Aversa e la sua sezione investigativa che molto e bene ha lavorato in questi mesi al comando del dirigente Valerio Consoli, da qualche giorno passato ad un incarico speciale alla Questura di Caserta, hanno avuto totalmente ragione. Perché una cosa è quando un pubblico ministero accoglie le risultanze di un’indagine svolta dalla polizia giudiziaria, facendone oggetto di istanza di emissione di misure cautelari di tipo personale o di tipo patrimoniale, ad un gip, tutt’altra cosa è quando questo giudice, esaminando attentamente tutta la documentazione la valuta ineccepibile al punto da accogliere in toto la richiesta del pubblico ministero.
Noi abbiamo seguito per molto tempo, praticamente per i primi 9 mesi di quest’anno, la vicenda degli abusi edilizia, compiuti dalla famiglia malavitosa dei Tessitore in quel di Gricignano d’Aversa.
Se qualcuno si è perso le puntate precedenti può scrivere in Google “Tessitore CasertaCe” e gli articoli li trova tutti.
Oggi utilizziamo solo l’ultimo, posto in rete lo scorso 11 settembre (CLICCA PER LEGGERLO). E’ utile per cercare di capire un atteggiamento incomprensibile o fin troppo comprensibile dell’ufficio tecnico del comune di Gricignano il quale ha rilasciato tempo fa due permessi di costruire alla coppia formata da Rocco Lacopo, figlio dell’ex comandante dei vigili urbani di Gricignano oggi responsabile dell’anagrafe del comune alle porte d’Aversa e dalla moglie, appartenente all’appena citata famiglia Tessitore, un nucleo, ripetiamo, denso di personaggi con pesanti precedenti penali e anche in odore di camorra.
Il reparto investigativo del commissariato di Aversa ha compiuto sopralluoghi attentissimi all’immobile e si è convinto, alla luce di questi rilievi, che l’immobile dei coniugi Lacopo-Tessitore, incastonato in altri due immobili abusivi della famiglia Tessitore, già colpiti da ordinanza di sequestro, fosse stato messo in piedi in maniera illegale e cioè in chiara, plateale e ampia difformità rispetto ai permessi a costruire ricevuti.
Non è che la polizia di Stato abbia trovato nel corpo dei vigili urbani di Gricignano e nell’ufficio tecnico una grande collaborazione. Lo scorso 17 settembre, 4/5 giorni di distanza dalla pubblicazione del nostro articolo che vi abbiamo riproposto nel link in alto, i poliziotti, avendo compreso che in forza a quel permesso ma soprattutto in forza all’inerzia dell’ufficio tecnico, quei lavori illegali stavano continuando anzi, erano terminati nella parte esterna con ampio utilizzo di materiali pregiati tra marmi e ferro battuto per le ringhiere. E allora sono intervenuti e hanno provveduto ad un sequestro preventivo d’urgenza, finalizzato a non aggravare il presunto reato in compimento. Un atto trasmesso il 19 settembre al pm della Procura della Repubblica presso il tribunale di Aversa-Napoli Nord che lo ha fatto suo firmando a sua volta il sequestro preventivo e trasmettendolo per convalida sempre il 19 settembre al gip Ilaria Giuliano la quale il 25 settembre ha validato trasformando in decisione di un giudice il provvedimento di sequestro del pm in un atto del giudice. Noi abbiamo dato uno sguardo e ci siamo accorti che Ilaria Giuliano ha considerato ineccepibile il lavoro della polizia del commissariato di Aversa
“In seguito alle dimissioni – così scrive il giudice Giuliano – del direttore dei lavori responsabile della sicurezza, ingegnere Pasquale Papa, venivano segnalate (dalla polizia n.d.d.) opere abusive con contemplate nei permessi edili rilasciati”. A quel punto il comune di Gricignano ha dovuto provvedere a scrivere un atto di sospensione dei lavori a seguito di sopralluogo svolto dagli agenti della sezione investigativa del commissariato di Aversa che accompagnati, non sappiamo con quanto entusiasmo, da quelli della polizia municipale di Gricignano.
La parte abusiva è sostanziosa e riguarda, così scrive il giudice Ilaria Giuliano, disegnando una prospettiva di demolizione di queste parti dell’immobile “il vano ingresso lungo il lato ovest dello stabile sia al piano terra che al vano scala.” Secondo il gip esistono tutti gli elementi di forte sospetto di commissione di un delitto ad opera di Rocco Locapo, indagato dalla Procura per abuso edilizio ai sensi degli articoli 35-44 del rinomato (ovviamente per i lettori di CasertaCe) DPR 380/ 2001 meglio noto come testo unico dell’Edilizia. Ed esiste anche il pericolo che questo delitto possa continuare e aggravare le sue conseguenze.
Noi di CasertaCe non possiamo fare altro che stigmatizzare l’inerzia dell’ufficio tecnico del comune di Gricignano rispetto a queste dinamiche. Poi non vi arrabbiate se parliamo di connivenze e/o di distrazioni dolore rispetto agli interessi di certe famiglie.
Al riguardo e per la cronaca, va anche sottolineato il ruolo svolto da Vincenzo Oliva, a sua volta direttore dei lavori realizzati, manco a dirlo da un’impresa di cui è titolare il figlio di Vincenzo Oliva, che di questa impresa è, a sua volta, socio
Cosa dobbiamo pensare se da questa famiglia salta fuori una consigliera comunale eletta, Antonietta Oliva, la quale il primo luglio sposa un esponente della famiglia Tessitore che sceglie come marito il pregiudicato Vincenzo Bidognetti, imparentato con Francesco Bidognetti, detto Cicciotto ‘ e Mezzanotte?
Nell’amministrazione comunale di Gricignano occorre una riflessione per evitare futuri problemi.