Telesia Half Marathon nel segno dell’Africa, Momanyi e Mukandanga davanti a tutti

6 Ottobre 2025 - 16:13

Dominio africano nella 10ª edizione della mezza di Telese Terme che ha visto al traguardo oltre 1.700 atleti. Successo per Loitanyang e Jebichii nella prova sui 10 chilometri

TELESE TERME (Pietro De Biasio) – La “Telesia Half Marathon” 2025 ha festeggiato la sua decima edizione nel modo migliore: con oltre 1.700atleti tra mezza e 10 chilometri, un livello tecnico altissimo e quella pioggia intermittente che, invece di rovinare la festa, ne ha accentuato il fascino. E domenica mattina ha confermato il suo status di una delle mezze maratone più partecipate e spettacolari del centro-sud.

Chi ha corso a Telese ha vissuto un autentico viaggio nel cuore del Sannio Beneventano, tra paesaggi che alternavano pioggia e squarci di sole, con il profumo delle terme e il calore del pubblico lungo la strada. Il tracciato della mezza, omologato WA e AIMS, si è confermato tra i più affascinanti d’Italia: partenza dal centro termale, attraversamento dell’antica Telesia e di San Salvatore Telesino, poi la discesa lungo il torrente Grassano fino al suggestivo arrivo in Piazza Minieri, dove il pubblico ha accompagnato ogni atleta con applausi e incoraggiamenti.

La “Telesia 10K”, completamente pianeggiante, ha offerto un percorso rapido ma tecnico, tra i rettilinei veloci che costeggiano il Lago di Telese, il passaggio accanto alla Torre Normanna e il rientro nel cuore della cittadina. Due tracciati che hanno saputo unire la precisione tecnica all’emozione sportiva, valorizzando un territorio che, ancora una volta, ha saputo accogliere con calore atleti e appassionati. Poi, naturalmente, è arrivato lo spettacolo dell’agonismo.

E come spesso accade a Telese, è stato ancora l’Africa a dettare il ritmo. A imporsi, come da tradizione recente, sono stati gli atleti africani. Vince Vincent Momanyi dell’Orecchiella Garfagnana, che dopo una gara tatticamente perfetta chiude in 1h02’30”, resistendo al ritorno dei connazionali Jacob Kipkorir Kosgei (1h02’35”) e Simon Dudi Ekidor

(1h02’42”, Atl. Potenza Picena).

Una lotta tutta kenyana, serrata fino agli ultimi metri, con continui cambi di ritmo che hanno infiammato il tratto finale. Primo italiano al traguardo Fabrizio Meoli (International Security Nola), sesto assoluto in 1h11’45”, autore di una gara generosa e condotta sempre nel gruppo degli inseguitori. In campo femminile, Clementine Mukandanga ha offerto una prestazione di grande spessore tecnico e atletico. La ruandese dell’Orecchiella Garfagnana ha dominato la corsa dall’inizio alla fine, chiudendo in 1h13’13”, crono che le vale anche l’ottavo posto assoluto nella classifica generale. Sul podio con lei le etiopi Betelhem Tenaw (1h15’55”) e Wolkeba Asmerawork (1h19’07”), mentre Emilia Di Iulio della Caivano Runners (1h31’25”) è la migliore italiana, quarta tra le donne e applauditissima sul traguardo.

Non solo mezza maratona: spazio anche alla Telesia 10K, con 520 arrivati (113 donne), dove si è registrato un altro risultato di livello internazionale. Il keniano Simone Kibet Loitanyang (UP Policiano Arezzo Atletica) ha letteralmente volato sul tracciato chiudendo in 29’45”, tempo sotto i 30 minuti nonostante la pioggia e l’umidità. Secondo posto per James Mburugu (30’45”), terzo l’italiano Nicola Morosini (31’01”, US Rogno), autore di una prova intelligente.

Tra le donne, dominio di Mercy Jebichii portacolori dell’Atletica Gran Sasso Teramo (34’57”), che ha preceduto Sara Carnicelli (36’17”, Imperiali Atletica) e Alessandra Falco (36’55”, Caivano Runners), classe 2008 applauditissima dal pubblico locale. Una Telesia Half Marathon che conferma il suo prestigio: percorso scorrevole, organizzazione impeccabile, pubblico caloroso e livello tecnico di prim’ordine.

Un appuntamento ormai classico di inizio ottobre, dove l’Africa continua a scrivere la storia, ma dove anche l’Italia del podismo trova sempre nuove energie e protagonisti pronti a emergere. E come direbbe un tecnico d’altri tempi, questa è una gara “vera”: dura, affascinante, onesta. Una corsa che non regala nulla, ma che restituisce tutto, la fatica, la gioia, il respiro del Sannio.