Coniugi massacrati e orecchio tagliato alla moglie del chirurgo: a CASAL DI PRINCIPE catturata la quarta belva
27 Settembre 2018 - 17:58
CASERTA – È stato preso il quarto uomo, Alexander Bogadan Coltenau, 26enne, della banda che ha aggredito nella loro villa a Lanciano, in provincia di Chieti, i coniugi Martelli. L’uomo è stato arrestato dagli uomini dello Sco e della squadra mobile a Caserta. È anche lui romeno, come i tre rapinatori già fermati.
A tradirlo è stato il tentativo di vendere uno degli orologi che aveva rubato nella villa dei coniugi Martelli. Avrebbe infatti tentato di entrare in contatto con alcuni circuiti di ricettatori, nella speranza di piazzare l’orologio e ottenere del denaro per proseguire la fuga. Una mossa che ha però permesso agli investigatori di rintracciarlo a Casal di Principe, dove poi è stato arrestato.
In questo momento uomini del Commissariato di Lanciano si stanno recando nella villa del dottor Martelli per sottoporre al medico le foto segnaletiche del 26enne romeno per un eventuale riconoscimento.
Non c’è una donna e, come dimostra l’arresto del quarto componente della banda, non c’era nessun indizio che il presunto capo della banda da Arancia meccanica, che ha messo a segno diversi colpi in Abruzzo fosse pugliese, come avevano lasciato intendere le testimonianze delle altre vittime. I ricordi del dottor Carlo Martelli e della moglie (le ultime vittime della banda) e quelli degli altri testimoni, che ricordano tutti un uomo che parlava italiano perfettamente, non hanno alcun rilievo.
“Mai detto che il quarto uomo è romeno, ma certamente non è pugliese, per di più i tre fermati ieri parlano benissimo l’italiano”, aveva detto oggi Alfredo Fabbrocini, primo dirigente dello Sco della Polizia di Stato durante la conferenza stampa in Procura a Lanciano. Gli inquirenti cercavano un altro romeno di 26 anni. Uno dei tre è stato identificati grazie al cosiddetto sistema Sai, un ricercatore di volti. Lo Sco ha passato a setaccio migliaia di frammenti video di una trentina di telecamere di Lanciano. In uno di questi si vedeva una parte del viso e mento di un malvivente. Sono bastati a fissare in modo definito l’identità di uno dei componenti la banda dei furti e rapine.
Secondo gli inquirenti, gli indizi a carico dei tre romeni fermati ieri da polizia e carabinieri e ritenuti gli autori della rapina a casa dei Martelli ma anche di alcuni colpi nei mesi scorsi, sono più che solidi. I tre di giorno lavoravano come muratori e giardinieri e la notte di travisavano e mettevano a segni colpi feroci ” Si stavano dando alla fuga. Avevano ripulito la loro abitazione e si allontanavano con i loro effetti personali. Sussistono gravi indizi di colpevolezza. E’ stato svolto un lavoro in soli quattro giorni. Questo provvedimento è stato adottato grazie alla collaborazione e lavoro assiduo tra polizia e carabinieri.Ora il provvedimento di fermo verrà sottoposto a convalida dal gip”, ha detto il procuratore di Lanciano Mirvana Di Serio.
Importanti saranno anche gli accertamenti della polizia scientifica di Ancona sulle tracce di sangue rinvenute su una maglietta nella casa di via Roma. Se il sangue corrispondesse a quello di Niva Bazzan, la donna che ha subito la mutilazione al lobo di un orecchio, gli inquirenti avrebbero in mano la prova inoppugnabile della colpevolezza dei tre che ieri si sono professati tutti innocenti.
I carabinieri hanno confermato che alla cattura si è arrivati monitorando la Golf blu dei romeni che era monitorata: “Da qualche ora avevamo sotto controllo l’autovettura dei rapinatori per una serie di reati contro il patrimonio che in passato erano avvenuti in zona, anche con atti violenti – ha spiegato il colonnello Florimondo Forleo, comandante provinciale dei carabinieri di Chieti – Dal gps abbiamo avuto la conferma che la loro macchina era nei pressi della villa per tutta la durata della rapina ai coniugi Martelli . Avevamo iniziato da mesi una attività investigativa che aveva permesso di identificare un gruppo di romeni responsabili almeno di sei furti e spaccate sul territorio: le indagini ci hanno permesso di fare collegamenti”.
La banda di romeni ritenuta responsabile della rapina ai danni dei coniugi Martelli a Lanciano, era finita nel mirino dei Carabinieri a seguito di sei furti con spaccata commessi sul territorio nelle ultime tre settimane a bar, tabacchi e benzinai dove avevano rubato numerosi tagliandi di gratta e vinci, stecche di sigarette e contanti. Non c’erano sospetti che gli autori potessero essere gli stessi. È quanto spiegato dal col.Florimondo Forleo a capo del comando provinciale dei carabinieri di Chieti.