Ragazza minorenne costretta a prostituirsi tra CASALE DI PRINCIPE e MARCIANISE. 2 FERMI
7 Febbraio 2019 - 10:48
COMUNICATO STAMPA
CASAL DI PRINCIPE/MARCIANISE – Si comunica che nel pomeriggio di ieri, 6 febbraio 2019, la Polizia di Stato di Caserta ha dato esecuzione al Decreto di Fermo del P.M., emesso in pari data dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti della quarantaquattrenne nigeriana ODUWARE Beverlyn, detta Juliet e Evelyn, e del suo connazionale cinquantunenne OMOBUDE Kurtis, detto Brother. In esito alle indagini, delegate alla Squadra Mobile di Caserta, la donna è stata ritenuta gravemente indiziata del delitto di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù, aggravata dall’aver agito in danno di una minore di anni diciotto e al fine di sfruttarne la prostituzione; l’uomo, a sua volta, è stato ritenuto responsabile di sfruttamento della prostituzione minorile, delitti consumati per entrambi nei Comuni di Casal di Principe e Marcianise, dal gennaio 2017 al maggio 2018.
In particolare, le indagini hanno permesso di accertare che la ODUWARE, mediante condotte minacciose, derivanti dalla previa sottoposizione della vittima nel suo paese d’origine ad un rito
voodoo la cui trasgressione – secondo le consolidate credenze nigeriane – avrebbe determinato la sua morte, avrebbe ridotto o comunque mantenuto in uno stato di soggezione continuativa la
connazionale minorenne J.G., costringendola ad esercitare quotidianamente la prostituzione e sfruttandone i proventi, con pretesa di vedersi corrisposta la somma complessiva di 25.000 euro per
riacquistare la libertà.
L’OMOBUDE, a sua volta, accompagnando quotidianamente la vittima minorenne sul luogo dove la stessa esercitava il meretricio e riportandola la sera a casa, pretendeva in cambio la somma di denaro di 15 euro per il viaggio di andata e ritorno, così sfruttandone la prostituzione. Al termine degli atti di rito, la ODUWARE e l’OMOBUDE sono stati associati rispettivamente presso le carceri di Pozzuoli e di S. Maria Capua Vetere, per ivi rimanere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.