Permessi edilizi irregolari. Archiviate le accuse di falso nei confronti del sindaco Vincenzo Guida

23 Dicembre 2019 - 19:09

CESA – E’ stata archiviata la posizione del sindaco di Cesa, Vincenzo Guida, accusato di falso, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Napoli Nord, su alcuni permessi edilizi irregolari.

Lo ha reso noto lo stesso sindaco in una nota: “Oggi ho appreso che il Gip presso il Tribunale di Napoli Nord, su richiesta del Pm, ha archiviato il procedimento penale a mio carico che mi vedeva indagato per il reato di falso.
Ero accusato, in concorso con altri, di aver realizzato un bollettino che attestava dei pagamenti nell’ambito di una pratica di condono.
Appena conoscerò le motivazioni, convocherò una conferenza stampa per spiegare meglio la vicenda.
Non nascondo che questa storia “processuale” mi ha molto colpito.

Ho subito il clamore mediatico – continua il primo cittadino – i titoli in prima pagina dei giornali, i post sui social che auspicavano il mio
arresto, le richieste di dimissioni da parte della minoranza, una mozione di sfiducia in consiglio comunale.

/> Ho atteso in silenzio, rispettando il ruolo ed il lavoro dei magistrati, ma soprattutto rispettando la
Costituzione. Ho provato a dimostrare, secondo le leggi, la mia estraneità a delle accuse che mi venivano
formulate.
Il 29 novembre 2019 il Pm della Procura della Repubblica di Napoli Nord, lo stesso ufficio che aveva ritenuto
di dovermi notificare una informazione di garanzia, ha chiesto che la mia posizione fosse archiviata.
Per ora è stata archiviata anche la posizione del dott. Salvatore Sarpo, Responsabile dell’Area finanziaria,
ma sono convinto che anche l’ing. Massaro, dell’Utc, riuscirà presto a dimostrare la sua estraneità ai fatti.
Sento il dovere di ringraziare i consiglieri comunali di maggioranza che hanno sempre fatto quadrato
intorno a me, le forze politiche di maggioranza che mi hanno sostenuto, confidando in me e nella Giustizia.
Ringrazio i tanti cittadini che, pubblicamente ed in privato, mi hanno manifestato fiducia, sapendo, senza
leggere le carte, che non c’entravo nulla. Ringrazio il mio avvocato Vittorio Giaquinto che, ancora una
volta, ha dimostrato un indiscutibile ed elevato spessore professionale e mi ha dovuto “sopportare” nei
momenti di sconforto.
Alcuni, senza nemmeno leggere le carte, assettati solo da “cieco odio”, a poche ore dalla diffusione della
notizia relativa alla notifica dell’informazione di garanzia, si sono affrettati a scrivere, sicuramente con
sorriso compiaciuto sulle labbra, comunicati stampa (allego le foto) dove chiedevano le mie dimissioni,
perché sostanzialmente “indegno” di essere ancora il sindaco. Oltre alle dimissioni, ebbe ad essere
presentata una mozione di sfiducia con tanto di manifesto (allego) la foto, chiedendo che della vicenda si
discutesse in consiglio comunale, nel vano tentativo di sostituirsi ai giudici.
Parlerò al momento debito, per ora consiglio a questa gente di studiare l’art. 27 della Costituzione che, al
secondo comma, recita “L’imputato non è considerato colpevole fino alla condanna definitiva”.
Nel frattempo – chiude il sindaco – continuo a lavorare per la mia amata Cesa!”.