CORONAVIRUS. Stavolta niente battute: ecco perché De Luca dice bugie sul complotto nazional-nordista dei tamponi. CAMPANIA MAGLIA NERA. TUTTI I NUMERI

15 Maggio 2020 - 17:51

All’interno dell’articolo ci indigniamo pure, ma qui vogliamo pregare le persone di non leggersi quello che noi spieghiamo ma la tabella che pubblichiamo alla fine dell’articolo

CASERTA (g.g.) – Il complotto nazional-nordista-plutocratico (😂😂😂) su cui oggi pomeriggio il governatore della Campania Vincenzo Fratacchione De Luca ha scaricato la responsabilità dei pochi tamponi processati nella nostra regione, in realtà è solo una scusa per nascondere le proprie responsabilità, le proprie colpe che noi denunciamo sin dai primi giorni dell’epidemia del covid-19. Una scusa di chi mente sapendo sicuramente di mentire. Nel primo articolo che oggi abbiamo dedicato alle esternazioni del governatore, abbiamo sottolineato che la disastrosa gestione della cruciale di attività di seria analisi, che può essere fatta solo con il tampone e non con i test rapidi che non servono ad un tubo, non è frutto di un confronto con le regioni del nord più colpite. La Campania, infatti, è proprio l’ultima d’Italia. Per cui, il complotto nazional-nordista-giudaico-plutocratico ha visto la partecipazione anche della Sicilia, governata dal centrodestra con Musumeci, la Calabria, anch’essa governata dal centrodestra con la Santelli, non proprio amata da quel governo che De Luca accusa di aver fatto un dispetto alla Campania, ma nella congiura c’è stato anche Michele Emiliano, governatore della Puglia che, al pari di De Luca, issa le insegne del Pd, oggi partito di governo a Roma come a Napoli e Bari. E siccome il Lazio

pure si è dato da fare sufficientemente, anche il segretario nazionale dei dem Nicola Zingaretti, ha spedito un siluro al “suo” presidente della regione Campania. E così Rossi in Toscana. Dunque, qui il nord e il nordismo non c’azzecca proprio nulla. Ancora una volta De Luca offende i campani. Badate bene, non abbiamo scritto che offende l’intelligenza dei campani, perché negli ultimi due mesi, dalle nostre parti, tutto si è visto fuorché l’intelligenza del popolo.

Ragionateci un attimo: pur essendo CasertaCe.net un giornale molto diffuso e pur avendo NapoliCe raccolto già un buon seguito, i nostri articoli raggiungono un micron, una percentuale piccolissima delle genti autoctone. Per cui, stasera, passerà la barzelletta del nordismo e del sudismo che, ripetiamo, non c’azzecca nulla numeri alla mano.

Per altro, questo qui, dieci giorni fa, da Fazio disse che la storia del nord contro il sud era era fondamentalmente una cazzata. Una cazzata, naturalmente, se è posta da altri. Quando la esprime lui diventa una roba da alta cattedra social-antropologica. Insomma, De Luca sa che i campani sono ignoranti e sapendo di mentire gli propina ogni puttanata, così come si fa ad una persona afflitta da deficienza, che la legge prevede come “circonvenzione di incapace”.

Ma veniamo di nuovo ai dati, l’unica lingua che noi conosciamo. Perché se è vero che alla verbosità di De Luca contrapponiamo quella che da tanti può essere considerata una speculare verbosità, noi, a differenza sua e dei 4 ricottari che lo affiancano, studiamo, elaboriamo e processiamo dati e numeri in misura inversamente proporzionale a come Fratacchione processa i tamponi. I numeri, dicevamo. Già in due occasioni abbiamo dimostrato che la Campania è maglia nera non rispetto alle regioni del nord, ma anche rispetto a Puglia, Sicilia, Molise, Calabria, Sardegna, cioè di tutte le altre regioni del Meridione, di cui la nostra regione dovrebbe essere ammiraglia, divenendo invece una sorta di Cenerentola che esiste solo attraverso l’esercizio chiacchierologico di chi la governa, ma soprattutto grazie all’incapacità di costruire ragionamenti razionali da parte di chi ogni giorno segue le pratiche auto erotiche di De Luca.

Dati di ieri, 14 maggio. Numeri ufficiali comunicati dalla Protezione Civile nazionale: in Campania sono stati sottoposti al test del tampone (l’unico serio, ripetiamo) 57.684 persone. Anche in questo ennesimo focus, abbiamo aumentato di ogni regione di circa il 15% il numero che esprime la popolazione residente perché, giusto per capirci, a un San Nicola La Strada, risultano 25 mila persone nelle liste elettorale, ma ce ne abitano 30 mila, di cui molti napoletani che si sono spostati in provincia. E questo vale per tutte le regioni. La Campania ha poco più di 5 milioni e 8 mila residenti, dunque 6 milioni che ci abitano. Ebbene, anzi è male, 14 maggio 2020, 65esimo giorno del lockdown, questo qui non ha raggiunto nemmeno l’1% degli abitanti con i tamponi, per la precisione, i 57 mila e passa casi analizzati è pari allo 0,96%. Roba veramente da vergognarsi, se la cultura media del nostro popolo gli permettesse di ragionare un solo secondo sulle cose che gli propina questo malandato incantatore di serpenti.

Questi sono fatti, poi ci mettiamo tante parole vicino. ma su questi occorrerebbe discutere e non sull’avanspettacolo quotidiano, sull’essenza del nulla che promana dalle parole vane del governatore. Non guardiamo la Lombardia, il Veneto, che comunque si muovono su percentuali comunque superiori al 3 e al 5, noi dobbiamo soffemrarci, rimandadovi allo schema completo in calce all’articolo, sui dati del Sud. Perché così, domani, De Luca dovrà aggiornare il concetto, parlando di complotto nazional-nordista-sudista-giudaico-plutocratico.

Partiamo dalla Sicilia, badate bene, parliamo di regioni che manifestano un volume di contagio vicino a quello della Campania: 1,92%. In pratica, un punto percentuale in più che su una popolazione di circa 6 milione di abitanti, che significa che mancano all’appello per pareggiare il conto con la Trinacria, più del doppio dei tamponi fatti nella nostra regione. Calabria: 2,29%. Qui, per parificare il dato della vituperata Santelli, Mr.Fratacchione dovrebbe sottoporre al test del tamponi 80 mila tamponi. Un bel governatore di centrosinistra, perché mai venga detto che noi “ce la teniamo” con De Luca per motivi politici, dato che come scritto cento volte, l’ho anche votato e non perché si comporta male, anzi malissimo nello svolgimento della sua funzione istituzionale, il buon Emiliano, in Puglia, ha sottoposto a tampone l’1,41%. Siamo vicini ad uno scarto di mezzo punto che vale 30 mila abitanti della Campania. Ora il (micro) Molise: 2,87%, siamo a distanze percentuali siderali. E non ci venga a dire, fratacchione, che la dimensione fisica del Molise favorisce il raggiungimento di un numero più alto di persone rispetto a ciò che si può fare in Campania, perché se confrontiamo le strutture della nostra sanità pubblica, rispetto a quella del Molise, avremmo un rapporto da uno a cento.

Basilicata a contagio zero da molto e non a caso, dato che nelle province di Potenza e di Matera è stato processato il 3,30%. Sardegna, 1,68%, 2,46%, invece, l’Abruzzo.

Altro da dire non c’è.

(abbiamo diviso il trentino Alto Adige poiché la regione, tecnicamente, non esiste più poiché sdoppiata nelle due province linguistiche e culturali diverse)

QUI SOTTO LO SCHEMA COMPLETO DI TUTTE LE REGIONI D’ITALIA.