Abuso d’ufficio. Assolto l’ex dirigente del comune di Teano Fernando Zanni

6 Dicembre 2021 - 09:30

TEANO (Pietro De Biasio) Si è concluso con una piena assoluzione, perché il fatto non sussiste il processo per il reato di abuso d’ufficio in cui era imputato l’avv. Fernando Zanni oggi in pensione e all’epoca dei fatti dirigente e vice segretario del Comune di Teano. I fatti risalgono da una sua ordinanza di demolizione di due opere edilizie, divenute abusive a seguito dell’annullamento da parte del TAR Campania di un condono. Trascorsi i 90 giorni previsti per l’autodemolizione non eseguita da parte del proprietario, l’avv. Zanni chiese all’Ufficio Tecnico un supplemento di indagine per verificare la possibilità della demolizione d’ufficio senza compromettere la stabilità dell’intero fabbricato, avendo ritenuto la Magistratura Amministrativa inoppugnabile la concessione edilizia originaria.

A seguito dell’accertamento tecnico dell’impossibilità della demolizione e ridefiniti gli abusi come “parziale difformità”, l’avv. Zanni con un successivo provvedimento ha annullato in sede di autotutela l’ordinanza di demolizione ed ha applicato al caso, escludendo la sanatoria, la cosiddetta “fiscalizzazione degli abusi edilizi”. A questo punto il contro interessato, che aveva ottenuto l’annullamento del condono, ha proposto ricorso al TAR avverso l’ordinanza di annullamento e denunciò l’avv. Zanni alla Procura della Repubblica per abuso d’ufficio, ipotizzando un “conflitto di interesse” e ritenendo il provvedimento contra

legem. Ma il TAR Campania ha escluso il “conflitto” e ha riconosciuto e confermato la piena legittimità dell’operato dell’avv. Zanni in tutte le fasi del procedimento, condannato il ricorrente alle spese.

Dopo la sentenza del TAR, anche il Tribunale penale ha escluso il reato di abuso d’ufficio, assolvendo l’imputato con formula piena “perché il fatto non sussiste”. Già il PM di udienza, la dott.ssa Valentina Santoro, in sede di requisitoria, ritenendo ineccepibile le procedure attivate e i provvedimenti adottati, aveva chiesto l’assoluzione piena dell’avv. Zanni. Alle stesse conclusioni sono giunti il Collegio (Sezione I, Collegio B), presieduto dal dott. Sergio Enea. Il Comune e l’avv. Zanni, sono stati rappresentati e difesi dagli avvocati Umberto Pappadia e Alessia Ulrike Zanni dello Studio Legale Stellato del Foro di Santa Maria C. Vetere. Lo scorso 30 novembre la sentenza e la piena assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste” viene accolta con estrema soddisfazione dall’avv. Zanni e mette fine ad un tormento durato quattro anni e mezzo.