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Alla Provincia di Magliocca&Zannini vincono il concorso e sono assunte a tempo indeterminato la moglie del dirigente della DIGOS di CASERTA e la figliola del procuratore della Repubblica di Isernia Carlo Fucci

16 Gennaio 2023 - 19:46

Mai come in questa occasione avvertiamo la necessità di specificare che nulla di illegale e nulla di illegittimo connota questi avvenimenti. Ne facciamo, invece, una questione di opportunità e non troviamo una ragione per la quale, dopo aver segnalato ed evidenziato altri nomi di assunti, questi due ultimi (in verità, un po’ delicati) avremmo invece dovuto bypassare

CASERTA (g.g.) – Già in passato ci siamo occupati di una nomina, attribuitale dal presidente della provincia, Giorgio Magliocca, nella veste di elemento di indirizzo, in quanto socio unico, delle delibere del CdA della Gisec, come elemento dell’Organismo di Vigilanza della società che si occupa della gestione degli impianti dei rifiuti in provincia di Caserta.

Ce n’eravamo occupati e, non certo per lisciarle il pelo o indorarle la pillola, avevamo scritto che da ogni persona da cui avevamo tratto informazioni (persone da noi stimate), era venuto fuori sempre il connotato di una professionista capace, sicuramente meritevole di quei seimila euro lordi all’anno, introitati dal 9 dicembre 2020, quale componente del citato Organismo, insieme a Giuseppe Piccirillo e al ben noto Silvestro Nacca, un vero “pallino” di Magliocca, che di euro lordi all’anno ne ha presi 8 mila e non sei mila, in quanto gratificato con la carica di presidente.

Non sappiamo se il 44enne Piccirillo abbia pure lui spiccato il volo verso un posto di categoria D nell’amministrazione provinciale, ad epilogo dei concorsi che – a nostro avviso – non si sono svolti in maniera nitidissima.

Sappiamo invece, per averlo scritto l’altro giorno (CLICCA E LEGGI), dell’assunzione del 49enne Silvestro Nacca, che si avvia a firmare un contratto a tempo indeterminato da istruttore contabile, categoria D.

Sarà necessario, però, ricostruire l’intero organismo di vigilanza Gisec, visto che oltre a Nacca festeggia l’assunzione a tempo indeterminato, sempre categoria D, ma nei ranghi dell’Ufficio Legale, anche la casagiovese Carmela Ferraro.

Avendo scritto già al tempo della nomina in Gisec, ci siamo portati un po’ avanti con il lavoro.

Niente di illegale, niente di illegittimo capitò al tempo in cui il presidente Magliocca la nominò. Niente di illegale, niente di illegittimo è successo oggi, nel momento in cui l’avvocato Ferraro è entrata a far parte a tempo indeterminato dell’organico dell’amministrazione provinciale.

Ma a nostro avviso, inopportuno è stato accettare a quel tempo l’incarico in Gisec, come inopportuno è stato poi partecipare ad un concorso bandito dalla Provincia ed quasi militarmente controllato dalla coppia Giorgio Magliocca-Giovanni Zannini.

Inopportuno perché, come avemmo modo di scrivere nel primo articolo dedicato all’avvocato Carmela Ferraro, la medesima è sposata con Enzo Vitale, apprezzato dirigente dell’Ufficio Digos della Questura di Caserta, struttura che ha ereditato, dopo un breve interregno in cui queste competenze erano ricoperte dall’Ufficio centrale per le investigazioni generali e per le operazioni speciali (Ucigos), le funzioni attribuite, fino al 1978, cioè fino al momento più acuto degli Anni di Piombo, alla polizia politica.

Ora, già di per sé non è il massimo dell’eleganza quando un congiunto diretto di un ufficiale o di un dirigente delle forze dell’ordine, peraltro con specifiche funzioni di informazione e di polizia giudiziaria, partecipa ad un concorso pubblico in un territorio in cui queste funzioni vengono esplicitate.

A maggior ragione – e questo è un nostro punto di vista e nulla più – lo è quando l’esponente delle forze dell’ordine si occupa anche di cose riguardanti la politica, come nel caso della Digos e dell’avvocato Ferraro.

Quello di oggi è un giorno piuttosto deludente per noi.

Perché oltre ad aver trovato il nome di Carmela Ferraro, ci è anche capitato d’incrociare al terzo posto, in una graduatoria di sette assunti (3 vincitori e 4 ripescati), anche quello dell’avvocato Giulia Fucci, cioè figlia dell’attuale procuratore della Repubblica di Isernia, il sannita (da Airola) Carlo Fucci, magistrato in servizio con grande dignità, grande onore e grandi risultati alla procura di Santa Maria Capua Vetere, dove è stato impegnato anche in inchieste riguardanti la criminalità organizzata, quando il sistema giudiziario non era strutturato come oggi e non prevedeva le Direzioni nazionale e distrettuali antimafia.

Anche in questo caso, fermo restando l’indubbia considerazione, peraltro da noi più volte mostrata nel racconto delle indagini svolte dal procuratore Fucci, il quale ha ricoperto anche le funzioni di segretario e vicepresidente dell’Associazione nazionale magistrati, non ha rappresentato una grande idea quella di partecipare ad un concorso bandito dal presidente della Provincia Giorgio Magliocca e – come abbiamo dimostrato e dimostreremo ancora – per gran parte monopolizzato dal consigliere regionale Giovanni Zannini.