Altro colpo ai Vitale. Interdittiva antimafia alla società degli immobili e (soprattutto) delle aste giudiziarie

25 Aprile 2023 - 11:05

SPARANISE – Non si fermano i provvedimenti di interdittiva antimafia nei confronti delle società della famiglia Vitale, originaria di Villa di Briano, ma ormai da decenni trapiantata a Sparanise.

Nelle scorse settimane vi avevamo raccontato della FV srl, società chi univa gli interessi dell’ex vicesindaco di Sparanise e consigliere del CdA del Consorzio idrico Terra di Lavoro, Vitaliano Ferrara e quelli di Albino e Pasquale Vitale. Poi, è stato il momento della Villa La Quercia, ristorante sede per eventi di via San Vito, a Sparanise.

Alcuni giorni fa, invece, il provvedimento di interdittiva antimafia emesso dalla Prefettura di Caserta è stato notificato per la società Astecom, impresa con capitale di centomila euro, almeno fino al 2018, diviso nelle quote tra Pasquale e Raffaele Vitale, con quest’ultimo che dovrebbe ricoprire il ruolo di amministratore.

Immaginiamo che Pasquale e Raffaele Vitale siano parenti, ma non abbiamo certezza sul grado di parentela. Potrebbero essere fratelli, cugini, ma poco cambia per quanto riguarda l’informazione relativa all’interdittiva.

La Astecom è la società della famiglia Vitale che si occupava di compravendite immobiliari e, come si evince dal nome, del mercato relativo alle aste giudizarie su terreni, abitazioni, appartamenti.

L’interdittiva antimafia è legata ai presunti rapporti tra Albino Vitale, come detto, da anni ormai residente a Sparanise, e il boss

Giuseppe Papa, storico capozona del clan dei Casalesi nella città calena, anch’egli, come Vitale, originario di Villa di Briano.

Nelle motivazioni che hanno portato all’interdizione dalla white list della F.V. srl, atto che chiaramente ha un certo legame con il decreto di scioglimento dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Martiello e di tutti gli organi rappresentativi del comune di Sparanise, c’è un passaggio proprio dedicato alle vendite giudiziarie, le aste gestite dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere e si fa riferimento ai rapporti tra Albino Vitale e i Papa e al lavoro dell’imprenditore rispetto alle attività di acquisto di beni immobiliari, ritenute interessantissime dal clan di Casalesi.

Proprio qualche settimana fa, sempre su Casertace avete potuto leggere un articolo sulla gestione delle aste giudiziarie, relative alla proprietà di case pignorate per quanto riguarda l’area di Mondragone (CLICCA E LEGGI QUI).

Dalla notizia relativa alla Astecom dei Vitale e dall’articolo di qualche settimana fa sulla città rivierasca partiremo per provare a raccontare in maniera ancor più dettagliata un mercato sul quale la criminalità ha sempre dedicato attenzione e lavoro continuo.