Animali in via di estinzione. Maxi sequestro dei Carabinieri Forestali
17 Luglio 2018 - 18:03
CASERTA/MARCIANISE – Si è svolta in questi giorni una campagna di controlli volti alla prevenzione e repressione dei reati in danno della fauna protetta autoctona, esotica ed in via di estinzione (C.I.T.E.S.), sul territorio delle province di Caserta e Napoli, da parte dei Carabinieri Forestali appartenenti al Reparto Operativo S.O.A.R.D.A. (Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno degli Animali) di Roma, coadiuvati dal personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare operante nell’ambito del Gruppo Carabinieri Forestale di Caserta e della Stazione Carabinieri Forestale di Marcianise. Sono state controllati svariati esercizi commerciali di uccellerie e di allevatori di uccelli.
Sono stati sequestrati complessivamente circa 200 volatili tra cardellini, verzellini, lucherini, pettirossi e gheppi, oltre a svariati esemplari di tartarughe terrestri, reti da uccellagione, gabbie e materiale vario.
Sono state deferite all’Autorità Giudiziaria nr. 10 persone dedite alla detenzione e commercializzazione di specie animali protette per il delitto di ricettazione ed il reato di uccellagione. Elevate sanzioni amministrative per un importo pari a 10.000 euro. In questo periodo è dell’anno, infatti, è molto praticata della uccellagione dei cardellini, ovvero la cattura di esemplari vivi di avifauna appartenenti alla famiglia dei fringillidi.
Esemplari sono molto apprezzati per il loro canto melodioso che è emesso quasi unicamente dai maschi in amore. La
Quello della vendita dei cardellini è un mercato molto florido in quanto gli esemplari migliori, ovvero quelli più canterini, hanno un elevato valore di mercato. Alcuni estimatori sono disposti a esborsare anche migliaia di euro per gli esemplari aventi le migliori capacità canore. Persone senza scrupoli arrivano addirittura ad accecare i cardellini per assicurarsi il loro canto sia di giorno che di notte. Gli esemplari in tal modo non riuscendo a distinguere la luce dall’oscurità sono indotti in un canto ininterrotto che li porta a stremarsi.
La cattura dei cardellini protetti sia dalla normativa nazionale che dalla Convenzione di Berna è un reato molto grave in quanto la fauna selvatica è dichiarata patrimonio indisponibile dello Stato ed il suo impossessamento costituisce furto venatorio aggravato per i soggetti non provvisti di licenza di caccia. Nei casi più gravi si può procedere all’arresto in flagranza di reato.