APPALTI&MAZZETTE. Bella coppia di ladri la dirigente Russo e il marito ex assessore. Leggete come si raccontano in questa intercettazione

1 Gennaio 2020 - 18:36

LUSCIANO (g.g.) – Franco Del Grosso, marito di Anastasia Russo, dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Lusciano, descrive ad un certo punto l’identikit della felicità che sua moglie avrebbe probabilmente ricercato, costituendo con la sua firma il mastodontico imbroglio del progetto taroccato della rete fognaria, certificando in pratica ciò che non era certificabile, così come abbiamo raccontato in diversi articoli precedenti a questo che potete consultare nella nostra sezione cronaca nera.

E la ricerca della felicità può avvenire dunque attraverso un processo criminale. E’ importante questo aspetto, perché fa capire un’altra cosa molto significativa: il problema non è costituito dal compiere un reato, i due coniugi non sono inquietati dal fatto che Anastasia Russo abbia costruito carte false, ma perché tutto ciò potrebbe saltare fuori per effetto di un esposto all’Anac e di una richiesta dell’Aut anticorruzione in grado di far partire un’indagine dell’autorità giudiziaria. La Russo ammette di aver sbagliato e dunque di aver compiuto un reato o più reati. Il marito per precostituire una difesa, le chiede se l’ha fatto perché gliel’ha chiesto qualcuno in particolare. La Russo risponde che il pressing è stato collettivo da parte dell’assessore ai lavori pubblici Nicola Grimaldi, del sindaco Nicola Esposito e di una terza persona che definisce carinamente “il mollusco”. Quella sua firma era fondamentale quale viatico per la delibera finalizzata a chiedere il finanziamento.

La Russo dice al marito di essersi sentita pressata e di essersi liberata di un peso. D’altronde, era sicura che quel progetto non sarebbe stato finanziato, salvo poi rimanere di stucco quando il finanziamento è stato assegnato. A riguardo, aggiungiamo noi, chi ha seguito i nostri articoli sa che noi un motivo l’abbiamo lasciato ben intravedere per spiegare l’attribuzione di questo finanziamento. Un’ultima battuta la dedichiamo proprio a quel momento in cui Anastasia Russo e il marito Franco Del Grosso parlano dell’esperienza vissuta da quest’ultimo nella giunta comunale di Lusciano, in verità la Russo affronta questo argomento perché un po’ seccata dai duri rimproveri a lei inflitti dal marito che non la giustifica in nessun modo. Anzi l’attacca nel momento in cui non solo in questa occasione, ma anche in altre occasioni lei ha fatto cose contro legge e che le successive sono venute quasi di per se, come conseguenza del fatto che le fosse andata sempre bene. A quel punto la Russo sbotta. Non dice proprio così, ma il significato è questo: “parli proprio tu che hai fatto l’assessore a Lusciano in passato e sono passate le cose anche più sporche sotto le mani tue, quando tu eri assessore…. Insomma, qua nessuno si può ergere a censore”.

Voi rubate, noi di Casertace vi raccontiamo da anni. Riusciamo ancora a stupirci, non che ci siano ladri in giro, ma che la pubblica amministrazione in questa provincia sia marcia fino all’ultimo interstizio. E’ la mentalità. Leggendo la conversazione tra Anastasia Russo e il marito Franco del Grosso, ex assessore, creerà un saggio emblematico.

 

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