Arrestato ispettore del lavoro di CAPUA

17 Gennaio 2019 - 16:24

CAPUA – (Tina Palomba) C’è pure un ispettore del lavoro di Capua tra i sei gli arrestati nell’ambito dell’operazione contro il caporalato a Latina, eseguita questa mattina. Si tratta di Nicola Spognardi, 59 anni  ispettore del lavoro presso l’Ispettorato Territoriale di Latina, accusato di avere garantito copertura alla cooperativa Agri Amici in cambio di utilità economiche, elargendo consigli e indicazioni agli indagati utili ad eludere controlli e contestazioni da parte del suo ufficio. Due di loro sono donne che reclutavano e sfruttavano stranieri centrafricani e rumeni, tramite una società cooperativa con sede a Sezze (LT), distribuendo illecitamente la loro manodopera a centinaia di azienda agricole che avevano monopolizzato il settore nelle provincie di Latina, Roma, Frosinone e Viterbo. L’indagine ha avuto inizio alla fine del 2017, a seguito dei interventi disposti dal Servizio Centrale Operativo nell’ambito dell’operazione ad alto impatto denominata «Freedom», finalizzata al contrasto del preoccupante fenomeno del caporalato e dello sfruttamento del lavoro. Tali controlli hanno permesso di rilevare la presenza in alcune zone della città, nelle primissime ore della mattinata, di folti gruppi di stranieri in attesa di pulmini per essere trasportati nei campi. I poliziotti hanno potuto accertare che i braccianti provenivano anche dai centri di accoglienza straordinaria ed erano in attesa del riconoscimento della protezione internazionale.

I destinatari della custodia cautelare in carcere sono:

Luigi Battisti di Latina – è ritenuto il fondatore ed organizzatore della cooperativa: era colui che intratteneva i rapporti istituzionali e con le aziende committenti, stabilendo i criteri contrattuali, amministrativi ed economici riguardanti i lavoratori;
Daniela Cerroni, nata a Sezze – anche lei considerata capo e promotore del gruppo criminale, nonché socio fondatore della Cooperativa: si occupava di organizzare e pianificare i gruppi di braccianti che ogni mattina venivano riuniti nel cortile della sua abitazione di Priverno e successivamente trasportati presso le aziende committenti;
Marco Vaccaro, nato a Frosinone,  segretario generale provinciale della FAI CISL (federazione agricola, alimentare e industriale): è accusato di avere garantito protezione alla cooperativa Agri Amici, grazie al suo ruolo sindacale, estorcendo l’iscrizione alla sua organizzazione ai lavoranti assunti dalla cooperativa, dietro la minaccia del licenziamento.

I destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari sono:

Luca Di Pietro,nato a Latina – formalmente presidente della cooperativa Agri Amici, impegnato nel trasporto e nella vigilanza dei braccianti;
Nicola Spognardi ispettore del lavoro presso l’Ispettorato Territoriale di Latina, accusato di avere garantito copertura alla cooperativa Agri Amici in cambio di utilità economiche, elargendo consigli e indicazioni agli indagati utili ad eludere controlli e contestazioni da parte del suo ufficio;
Chiara Battisti, figlia di Luigi, nata ad Aprilia- è accusata di far parte dell’associazione per delinquere, svolgendo compiti di natura contabile ed amministrativa in seno alla cooperativa, nella piena consapevolezza delle violazioni di natura contrattuale e fiscale.