Assenteismo. Indagati 20 dipendenti dell’Asl di CASERTA

2 Marzo 2022 - 17:58

 CASERTA – I carabinieri del NAS di Caserta , su ordine della Procura Regionale della Corte dei Conti Regionale della Corte , hanno notificato a 20 dipendenti dell’ASL di Caserta (dirigenti medici, amministrativi ed infermieri) un “invito a dedurre” perché a vario titolo ritenuti coinvolti in una serie di illeciti allontanamenti dal servizio con conseguente danno all’Erario. Contestato un danno patrimoniale derivante sia dal ritenuto ingiustificato esborso di retribuzioni che dalla lesione all’immagine e dal presunto danno da disservizio, per un totale di quasi 200mila euro a discapito delle casse pubbliche. L’indagine trae origine da una segnalazione inviata nel 2017 del direttore generale dell’ASL di Caserta nella quale si segnalavano numerosissime anomalie in merito all’utilizzo del sistema gestionale delle presenze da parte di un dipendente negli uffici di via Santa Lucia (tra i destinatari dell’indagine), da cui risultavano forti discrepanze negli orari delle “timbrature” con cadenza quasi quotidiano. I primi servizi di osservazione e pedinamento, oltre che con telecamere, consentivano di acquisire numerosi elementi da sottoporre al vaglio dell’autorità giudiziaria sull’ipotesi di assenso dal proprio posto di lavoro da parte dei dipendenti per assolvere a delle faccende private. Dalle indagini è fatto dai NAS a partire dall’estate 2018 fino ad ottobre dello stesso anno emerso che le ipotesi investigative non erano limitate ad un solo dipendente, ma dovrebbe riguardato in tutto 20 persone tra dipendenti e collaboratori dell’ASL. Al vaglio della magistratura sono stati sottoposti oltre 270 casi di illecito allontanamento. Per un dipendente sono stati ipotizzati ben 36 casi di illecito allontanamento su 58 giorni di presenza attestata. Non sono rari i casi in cui si sospetti che le entrate e le uscite erano probabilmente timbrate da familiari dei dipendenti.