AVERSA ALLE ELEZIONI. Incredibile: Gimmi Cangiano si prende 48 ore e ancora valuta la possibilità di alleare il simbolo di Giorgia Meloni con il candidato espresso da De Luca, che ha chiamato “stronza” la premier

19 Aprile 2024 - 19:17

Sconcertante esito della riunione del coordinamento provinciale di oggi pomeriggio. La giornata trasversale di Fratelli d’Italia, iniziata la mattina dal “solito” Edmondo Cirielli, seduto allo stesso tavolo con Raffaela Pignetti, a sua volta espressione di Graziano e De Luca, ma ultimamente in simpatia con un componente dello staff del sottosegretario alla presidenza del consiglio Alessio Butti

AVERSA (G.G.) – Pensate un po’ a che punto è arrivato Fratelli d’Italia in Campania: dopo che Edmondo Cirielli si è seduto allo stesso tavolo con la presidente dell’Asi Raffaela Pignetti, messa e tenuta lì dai sindaci di Stefano Graziano e Giovanni Zannini, nel pomeriggio FdI ha fatto anche di peggio rispetto ad una mattina comunque frutto della farina del sacco della Pignetti, che ha stabilito rapporti professionali e di nuove corrispondenze tecnico-scientifiche con un uomo dello staff del sottosegretario alla presidenza del consiglio Alessio Butti di FdI (ora capiamo il motivo dell’incarichificio Asi a professionisti di Palermo).

Nel caso del presidente provinciale Gimmi Cangiano, si è arrivati al paradosso che questi ha detto che lui dovrà decidere ad Aversa tra Matacena e Farinaro entro 48 ore.

Quando Cangiano ha la proverbiale neve in tasca, scarica la responsabilità su altri contesti.

Ora ha detto che la posizione di FdI ad Aversa dipenderebbe da decisioni romane.

Balla spaziale, dato che se Roma e il suo compare Edmondo Cirielli, che non è uno tanto meglio di Fulvio Martusciello, ma uno che svenderebbe il simbolo del suo partito pur di ottenere qualche voto trasversale alle Europee per il paganese Gambino, allora ok. Cangiano, Cirielli, Iannone sono la filiera Caserta-Napoli-Roma.

Tutti comparielli politici che si coprono l’un l’altro.

Andando con Matacena racconterebbero al quarto compare della compagnia, ossia Lollobrigida, che alla moglie Arianna Meloni non fa capire nulla di tutto ciò, che Matacena è il candidato di Forza Italia, nascondendo che, al contrario, il commercialista è candidato a queste elezioni comunali solo perché lo hanno voluto il governatore Vincenzo De Luca, ossia colui che ha chiamato “stronza” Giorgia Meloni, e il suo cacicchio locale Giovanni Zannini, che quando De Luca chiamava “stronza” la presidente del Consiglio, era al suo fianco in favore di telecamere, come abbiamo mostrato decine di volte in una foto a nostro avviso emblematica e dimostrativa che più dimostrativa non si può.

La verità è che Gimmi Cangiano ha difficoltà a smontare un accordo stretto a suo tempo con Alfonso Oliva.

Il che ci potrebbe anche stare, ma non fino al punto che se Oliva ti dice buttati dal dirupo, alleati con chi ha insultato a colpi di parolacce la leader di Fratelli d’Italia, tu, Cangiano, lo fai.

Poi uno pensa male e questi si arrabbiano. Ma per arrivare fino a tanto, che cavolo di accordo avete stretto in triangolazione con Zannini, che sicuramente ha ricevuto il via libera da Vincenzo De Luca per Matacena, che sicuramente ha portato Matacena a Npaoli a parlare con il governatore, dato che Zannini non avrebbe mai e poi mai, per quello che ha avuto da De Luca in questi anni, a partire dal simbolo elettorale con il suo nome, decidere sul candidato sindaco di Aversa senza consultarsi con il suo capo.

Insomma, anche l’esito della riunione di oggi pomeriggio di Fratelli d’Italia è assolutamente sconcertante. Questo è un bel gruppetto: Cirielli, Iannone, Marco Nonno, Cangiano, Cerreto, Donzelli, fino a Lollobrigida che, di fatto, almeno per la Campania, non permette alla moglie di assolvere a quel compito di controllo che, fiduciariamente, la sorella le ha chiesto di esercitare.

Ecco perché abbiamo detto che quella crisi matrimoniale di alcuni mesi fa, il suo esito, è stato determinante.

Il ritorno di Lollobrigida al focolare domestico ha salvato questo meccanismo trasversale, che contrasta totalmente con gli ideali di coerenza, serietà, determinazione lineare delle scelte del partito.

In Campania FdI fa esattamente il contrario di quello che Giorgia Meloni predica ogni giorno.

Il motivo ve lo abbiamo spiegato per l’ennesima volta.

Alberico Gambino