AVERSA. Il vero motivo di quell’orribile gazebo: socio del bar è un collaboratore di studio di Alfonso Oliva

24 Maggio 2018 - 13:25

AVERSA (L.D.A e G.G.) – C’è un retroscena dietro alla vicenda di quell’orrendo gazebo posizionato all’imbocco di via Orabona. Un retroscena relativo alla delibera di giunta risalente all’ultimissimo periodo in cui della maggioranza faceva parte anche il gruppo di Noi Aversani.
Fu proprio Gianpaolo Pisciotta, assessore di questo movimento politico, a proporre la chiusura al traffico veicolare di quella che lui definiva una stradina angusta e poco trafficata.
Verrebbe da dire, allora, se è poco trafficata, perchè chiuderla?

C’era già un’intenzione, in quella delibera: a quanto pare concordata con l’onnipresente Alfonso Oliva, il quale avrebbe chiesto a Pisciotta di farsi promotore dell’iniziativa che poi avrebbe dovuto portare all’installazione del gazebo che oggi fa arrabbiare tutti, dai residenti, fino ai commercianti che insistono su quella zona.

Ma perchè Oliva aveva escogitato questo percorso? Chi sarebbe stato il beneficiario del gazebo?
C’è una risposta evidente, poi ce n’è un’altra sottesa.

Quella evidente tocca gli interessi del bar Fuori Orario, che ha installato il gazebo.

Questo locale non è presente solo ad Aversa, ma anche a Carinaro, e tra i soci c’è anche Alfonso Bracciano, consigliere comunale di Carinaro ma soprattutto collaboratore di studio di Oliva.
Amen.