AVERSA. Ma guarda un pò: Serpico e De Cristofaro annullano la gara per il PUC solo dopo aver saputo che il vincitore era il “sagliocchiano” Lucio Mormile

2 Ottobre 2018 - 19:15

AVERSA -(g.g.)  Gli amministratori comunali di Aversa, a partire da un sempre più stralunato sindaco Enrico De Cristofaro, vorrebbero pure fare, comportarsi alla maniera di altri sindaci e di altri amministratori, ben più scaltri e freddi. Il problema è che non ci riescono per evidente incapacità di intendere, pur volendole, le procedure amministrative.

Il guaio è che persone come De Cristofaro, come il suo fedelissimo Michele Ronza e compagnia, non è che possano cambiare in bene e dunque iscriversi al club delle mosche bianche, diventando guardiani di una legalità perseguita in ogni atto della loro potestà o della potestà dei dirigenti sui quali provano, con scarsi risultati, ad appoggiarsi.

E’ chiaro che una situazione del genere, questa sorta di ibrido, del “vorrei, ma non ne sono capace“, determina un cocktail, dentro al quale abitano le sostanze patogene e potenzialmente criminogene, comuni a quasi il 100% degli enti locali di questa provincia, amministrati da politici, ma anche tante gocce di disarmante ingenuità.

Alla fine, il cocktail, più che un effetto di rivolta, di indignazione, provoca, in chi lo ingurgita, delle grasse risate. Ciò accade non perchè chi lo beve e chi ride si è ubriacato, ma perchè questo mix tra il voler “fare le braciole

e la incapacità evidente, di realizzare percorsi blindati per tenere sotto controllo ogni meccanismo da “braciolizzare”, è più divertente di una crasi armonica dei 4 film di Checco Zalone.

E allora, è lecito chiedere: la sapete l’ultima? No? Ve la scriviamo: l’Asmel, cioè la centrale di committenza, a cui il comune di Aversa ha aderito, dopo essere uscito dalla stazione unica appaltante, sin dai tempi dell’amministrazione Sagliocco, ha completato la procedura del concorso finalizzato alla nomina dell’ormai famosissimo tecnico a cui dovrebbe spettare il compito, da evadere in meno di 3 mesi (roba da mago Forrest), di redigere il nuovo PUC.

L’Asmel ha completato il suo compito. E qui, dobbiamo partire con un altro indovinello, vero apripista verso il divertimento puro: indovinate chi è stato il prescelto? Niente popodimenoche Lucio Mormile, l’ingegnere “dappertutto”, nel senso che ha beccato incarichi sin dai tempi dell’Arco Costituzionale, di qua, di là e in ogni dove. Un professionista ci dicono, però, tecnicamente molto valido, e di cui Sagliocco si fidava al punto da avergli affidato molte cose, molti progetti e direzioni dei lavori, durante gli anni del suo governo.

Mormile, incredibile. Allora è successo qualcosa di clamoroso: De Cristofaro ha fatto pace con Noi Aversani? No, assolutamente no. Il dirigente dell’area lavori pubblici Raffaele Serpico ha preso carta e penna e ha, infatti, revocato il concorso e, dunque, la nomina di Mormile, adducendo la seguente motivazione: la presenza di un componente, residente in provincia di Caserta, nella commissione giudicatrice, è in contrasto con le raccomandazioni dell’authority nazionale anticorruzione, guidata, aggiungiamo noi, dall’ex pm della dda di Napoli Raffaele Cantone.

Ora, a parte il fatto che il passaggio Anac invocato da Serpico non ha i caratteri della perentorietà, ma, al contrario, contempla, nella sua esposizione, l’inciso “ove possibile” (leggi testo integrale in calce a questo articolo), ripetiamo, a parte questo dato di fatto che non è questione irrilevante, bisogna pur partire con questo benedetto scompisciamento che diventa un antidoto contro la bile dell’indignazione quando si va a leggere la determina, firmata da Raffaele Serpico, lo scorso 14 settembre e che lo stesso Raffaele Serpico revoca il 28 settembre, cioè venerdì scorso.

Come potrete rendervi conto accedendo al suo testo integrale che pubblichiamo in link qui sotto, Serpico pubblica i nomi dei tre componenti della commissione giudicatrice. Dunque, sotto a quei nomi pone la sua firma. Certifica di conoscere la composizione della commissione che sicuramente declina al comune di Aversa anche le generalità di ognuno di questi componenti.

Insomma, Serpico sapeva chi fossero i componenti della commissione e sapeva che uno di questi era della provincia di Caserta. Come mai non ha posto il problema della raccomandazione Anac lo scorso 14 settembre, oppure anche prima, chiedendo ad Asmel di modificare la composizione del pool degli aggiudicatori, a lui già ampiamente nota?

Questa è una domanda a cui non siamo in grado, almeno ufficialmente, di rispondere. Però una cosa la possiamo scrivere: al tempo della determina del 14 settembre non era, ovviamente, noto il nome del vincitore, cioè il nome di Lucio Mormile; quando invece Serpico ha annullato se stesso, revocando l’esito della gara, il nome di Lucio Mormile era stato ufficializzato.

Ecco perchè noi diciamo che questi qua (parliamo un pò di tutta la casta dei politici che amministrano le città e dei burocrati che li affiancano), sono dei veri e propri fomentatori della dietrologia, promotori delle letture maliziose dei fatti. Ma scusate, cos’è cambiato dal 14 settembre ad oggi? Solo la circostanza che a metà del mese scorso non si conosceva il nome del vincitore, mentre oggi si conosce. E’ azzardato? E’ temerario? E’ inaccettabile? E’ diffamatorio? E’ calunnioso ritenere che ci sia qualche remota possibilità che quest’ultima determina di Serpico non sia legata a questo sussulto improvviso di spirito legalitario, ma, molto più prosaicamente, al fatto che l’amministrazione comunale, il sindaco De Cristofaro, non gradiscano il nome del vincitore?

Più garantisti di questo, non possiamo essere. Nel corso dell’intera durata della redazione di questo articolo, ci siamo morsi lingua e polpastrelli.

Amen.

 

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