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BIMBI DISABILI E QUATTRINI. Il vigile-dirigente Pierluigi Casale affida 130 mila euro agli amici fraterni (e dipendenti) di Massimo Schiavone delle cliniche con una società che neanche esisteva

5 Giugno 2023 - 19:00

SESSA AURUNCA – Ahia ahia ahiahai. Qui c’è una cooperativa con sede di a Falciano del Massico con capacità di intendere e di volere alla modalità di Pasquale Capriglione.

Ciò non vuol dire che il pluri indagato e il pluri interdetto per camorra stia dietro, a fianco o a lato della Cooperativa sociale Futura che, formalmente, fa riferimento ai signori Umberto Sarno, di Cellole, candidato al consiglio comunale con la lista dell’attuale sindaco Guido Di Leone, e Guido Marino, da Sessa Aurunca.

Entrambi, va detto, hanno già un passato nel mondo sanitario. Certo, non come imprenditori, però. Infatti, Marino e Sarno sono dipendenti della Emme Due, società della famiglia di Michele Schiavone. Ma non solo. Il duo, infatti, è legato da un rapporto di stretta amicizia con il figlio del re delle Rsa, ovvero quel Massimo Schiavone che in questi anni sta tentando una carriera politica nelle file del Partito Democratico, supportato nella sua campagna da Stefano Graziano e da Pina Picierno.

Nella foto dei tre appare anche Giuseppe D’Amaro, attualmente vicesindaco di Carinola, dopo aver ricevuto 340 preferenze che lo hanno portato ad essere il numero due di Giuseppina Di Biasio. D’Amaro non è un personaggio di questa storia, però, essendo comunque un soggetto politico importante – è pur sempre vicesindaco – abbiamo ritenuto di citarlo nell’articolo e menzionarlo nella foto.

Però, va detto, fa un po’ specie constatare e assorbire l’informazione del luogo della sede, quella Falciano del Massico per decenni regno incontrastato di Pasquale Capriglione, ma soprattutto la modalità friccicarella che spinge il livello di disinvoltura nel rapporto tra pseudo imprenditoria e spesa pubblica con cui questa società è nata lo scorso 15 dicembre.

Abbiamo deciso di scriverlo perché, a loro modo, i signori Sarno e Marino possono anche brevettarla questa cosa, visto che CasertaCE, cioè il più autorevole osservatorio di ricotte casertane, può garantire che siamo di fronte ad un caso brevettabile.

A riguardo, avevamo fatto un gran casino con la vicenda di Paolo Barone, un giovanotto di Casapesenna, che nel mese di marzo costituiva la società e a giugno riceveva un affidamento diretto dal comune di Caserta di circa 40 mila euro con il vago compito di ripristino degli alberi del capoluogo.

Ma, come si suol dire, i record sono fatti per essere battuti. E allora, vai col tango. Perché questa Futura srl non esisteva il 9 dicembre quando il dirigente Pierluigi Casale (ma chi è il vigile urbano, accusato di persecuzioni alla ex dalla procura di Perugia, oggi guidata da Raffele Cantone, che la vice prefetto Savina Macchiarella si portava ovunque durante la reggenza commissariale, anche a San Felice a Cancello?), prima di lasciare il suo incarico di coordinatore dell’Ambito C03 dei Servizi Sociali, comune capofila Teano, ha pubblicato l’avviso di avvio della procedura per l’attribuzione, tramite trattativa diretta attraverso il Mepa, del servizio di integrazione scolastica di alunni con disabilità, dal valore di circa 130 mila euro.

Ora, se il nome Futura srl non esisteva e si è costituita il 15 dicembre, sei giorni dopo l’avviso, e si è registrata presso la Camera di Commercio di Caserta il 28 dicembre, vi sembra il caso di usare formule prudenti, discrete, altamente garantiste davanti ad una vicenda che, come spesso capita da noi, è fisica solo nel perimetro della provincia di Caserta? Perché se la raccontassimo altrove, sarebbe metafisica e fantascienza.

Avete capito un po’ ‘sto Casale che ha combinato. Ha aggiudicato o ha creato le condizioni per aggiudicare un servizio da 130 mila euro ad una società costituita a bando aperto, roba da pazzi veramente!

L’omologa arriva il 28, il 30 dicembre scadono i termini e la trattativa privata viene conclusa con la firma del 23 gennaio, giornata in cui parte il servizio per “motivazioni di urgenza” che, in realtà, non siamo riusciti ancora a rintracciare.

Sapete chi compie questa aggiudicazione? Un’altra vecchia conoscenza di CasertaCE: nientepopodimeno che la seguace (o ex seguace) di Luigi Bosco, ovvero Erminia Cecere da San Tammaro, per anni contestatissimo e chiacchieratissimo vertice dei Servizi Sociali al comune di Santa Maria Capua Vetere e anche all’interno di quell’ambito intercomunale.

Vabbé, inutile specificare che questa società è stata costituita da un politico di Cellole che ha portato acqua al mulino dell’allora candidato sindaco Di Leone, correndo direttamente e dunque partecipando a quelle elezioni, ad epilogo delle quale, in quota parte, Sarno, con le sue 174 preferenze, ha dato il suo contributo per creare il quadro politico-amministrativo da cui oggi è venuta fuori questa fantasmagorica vicenda sulla quale ci sarebbe anche un’indagine aperta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

Ma anche Guido Marino è un uomo della politica locale. Infatti è stato candidato proprio nella sua Sessa Aurunca e proprio nella lista guidata da Massimo Schiavone. Il figlio di Michele, però, è riuscito ad entrare in consiglio comunale grazie alle 415 preferenze raggiunte. Secondo in classifica, invece, proprio Guido Marino, fermatosi a 334 voti prersonali.

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