Bracconieri scoperti dai volontari WWF, alcuni fuggono. Un denunciato
30 Settembre 2019 - 05:04
CASERTA – Nel fine settimana del 28 e 29 settembre 2019, i Carabinieri Forestale, le Guardie Giurate Volontarie Venatorie e Zoofile del WWF della Provincia di Caserta, Napoli e Salerno e volontari dell’ENPA (in provincia di Caserta), svolgendo attività di vigilanza per il controllo dei fenomeni di bracconaggio e dei reati ai danni dell’ambiente, si sono recati nel territorio di “Carditello” (sabato, nei pressi dell’omonima reggia borbonica), del comune di San Tammaro e nel territorio maremmano (cioè di aree umide) di Villa Literno, località “ Pagliatella “ (domenica), nonché di Casalvelino (in provincia di Salerno) e sul Monte Faito (in provincia di Napoli).
Sul territorio di caccia, in diversi luoghi (Caserta, Napoli e Salerno) echeggiavano i famigerati richiami elettroacustici (detti comunemente “Fonofil”). “Tale metodo di caccia – si legge in una nota del Wwf Caserta – illegale e deplorevole, viene praticato per compiere vere e proprie stragi di animali selvatici o per cattura con reti, che sono severamente vietati dalla Legge 157/92 e dalle leggi regionali in materia. Nel litorale Domizio e nella cosiddetta maremma liternina, oltre che nella penisola sorrentino-amalfitana le abitudini a “bracconare” sono ben lontane dall’estinguersi. Tra queste, in primis, l’uso per la caccia dei richiami acustici vietati”.
I riproduttori elettronici di versi di uccelli hanno il compito di attirare gli uccelli che il cacciatore andrà a sparare all’alba, una volta che gli esemplari di quella specie richiamata si è concentrata in quel luogo. Quindi è facile intuire che con un solo colpo la “rosata” di pallini potrà abbattere diversi uccelli insieme.
“Dopo diverse indagini e pattugliamenti – continua la nota – il gruppo di Carabinieri Forestale e Guardie del WWF, in collaborazione anche con volontari dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) all’alba del 28 e 29 settembre, hanno sorpreso e denunciato 2 bracconieri intenti a cacciare in maniera illegale. In particolare domenica 29 settembre, in periodo di chiusura alle specie acquatiche (la caccia alle specie acquatiche, come il beccaccino e le anatre selvatiche si apre il 2 ottobre 2019), con l’ausilio dei richiami elettroacustici vietati è stato fermato un bracconiere mentre molti altri si sono dati alla fuga. Qui il richiamo elettroacustico riproduceva il verso del beccaccino, di cui è ancora vietata la caccia (si apre il 2 ottobre 2019 secondo il calendario venatorio della Campania)”. A tal punto le Guardie WWF hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri Forestale, per far compiere i necessari atti di Polizia Giudiziaria. Quindi si è proceduto al sequestro di un fucile e di decine di cartucce di vario calibro. Il bracconiere è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Napoli Nord di Aversa. Le Guardie Zoofile e Venatorie del WWF, assieme alle Forze dell’Ordine, in particolare con i forestali, nei prossimi giorni, effettueranno ulteriori controlli per fermare l’odioso fenomeno del bracconaggio.