BROGLI ELETTORALI a favore di Giovanni Zannini: scontro tra gli esperti sulle firme
13 Settembre 2023 - 09:15
MONDRAGONE – La prima sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Giovanni Caparco, ha continuato ieri il dibattimento del processo a carico della presidente di seggio e le tre scrutatrici della sezione numero 22 di Mondragone durante le consultazioni per le elezioni regionali 2015.
Le imputate sono Rachele Miraglia (difesa dagli avvocati Marta Ceraldi e Nicola Ucciero), Michela Di Maio, Maddalena Marano (difese dagli avvocati Edmondo Caterino e Giovanni Lavanga) e Vincenza Marino (difesa dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo).
Il processo riguarda i presunti brogli elettorali che avrebbero favorito il consigliere regionale Giovanni Zannini.
Alla scorsa udienza è stata ascoltata la parte offesa, Filomena Letizia, prima dei non eletti della lista Centro democratico alle Regionali 2015, dal cui ricorso al Tar Campania è nata l’indagine sui brogli elettorali.
Invece nell’udienza di ieri, martedì, duro scontro scientifico tra i consulenti grafologi: ovvero tra quello della Procura, Maria Laddaga, e quelli della difesa di Marino Vincenza, Alberto Bravo, Presidente dell’Istituto di Grafologia Italiana e infine quello di Rachele Miraglia, Salvatore Granata.
Prossima udienza il 17 ottobre con l’esame degli imputati.