Cacciata dalla “Partita del Cuore” perché donna, si dimette Gianluca Pecchini. Aurora dei The Jackal: “La cosa giusta è la solidarietà. Donate!”

25 Maggio 2021 - 17:49

CASERTA – Un direttore generale dimissionario, due volontari allontanati, qualche giocatore che decide di non scendere in campo e un presidente/capitano che cerca di salvare il salvabile con un appello via social. Ce ne sarebbe per scrivere una serie a puntate se non fosse il riassunto delle ore che precedono la 30° edizione della Partita del Cuore che si giochera’ stasera all’Allianz Stadium di Torino tra la Nazionale Cantanti e i Campioni per la Ricerca e che andra’ in diretta (per la prima volta) su Canale 5. Obiettivo dell’incontro, che sta seriamente rischiando di essere oscurato dalla bagarre social che si e’ scatenata, e’ raccogliere fondi per sostenere l’Istituto di Candiolo – Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro onlus, presieduta da Donna Allegra Agnelli.

Qualche ora fa Gianluca Pecchini, direttore generale della Nazionale Cantanti, ha rassegnato le dimissioni e, piu’ o meno in contemporanea, Eros Ramazzotti ha comunicato che non giochera’ la Partita del Cuore: “Sono da sempre contrario a ogni forma di violenza e mi dissocio completamente da ogni atteggiamento discriminatorio. Non me la sento di scendere in campo a meno che chi ha commesso questo grave errore sia pronto a prendersene la responsabilita’ e a fare le doverose scuse”. Il motivo e’ nell’episodio che ha coinvolto ieri sera Aurora Leone dei The Jackal e che ei stessa ha raccontato sul suo profilo social. La giovane, convocata per giocare la Partita, durante la cena della Nazionale Cantanti e’ stata invitata ad alzarsi da tavola in quanto donna.

Il
post di Aurora su Facebook

“C’ho sempre giocato. In mezzo ai maschi dico. Occhiali sempre a terra e io pure. Spesso a porta ma con dignità anche a centrocampo con stinchi allenati senza -para-.

E ci volevo giocare. Pure stasera dico. Perché la causa è giusta e gli stinchi li avevo allenati.
E mi dispiace che sono già a casa e lo stadio è a 800 km per una cosa brutta che mi ha messo in difficoltà più di quando mi cadevano gli occhiali.
Ma la giusta causa del treno di andata c’è anche nel treno di ritorno: la donazione. E non mi resta che donare allora. Alla Fondazione piemontese per la ricerca contro il Cancro. Perché le cose belle restano anche a 800 km dallo stadio.
Grazie della solidarietà.
SMS al 45527″.
Intanto, pochi minuti fa, Aurora ha pubblicato questo post dove, con grande maturità e superiore al terribile gesto di discriminazione di cui è rimasta vittima ieri sera durante la cena di gala che anticipava la gara di solidarietà di questa sera, ricorda a tutti che ciò che conta è donare per la ricerca. Chapeau!