CAMORRA & POLITICA. Il braccio destro del boss ha fatto al campagna elettorale e poi si è messo davanti ai seggi alle ultime comunali. Subito commissione d’accesso a TEVEROLA?

5 Settembre 2024 - 11:12

E anche questa è una soddisfazione nel momento in cui mister Gennaro Caserta, invece di confrontarsi con noi sui presunti casi di voto di scambio ha presentato una querela che si commenta da sola. Ora bisognerà capire bene chi ha appoggiato il signor De Santis primo coordinatore in nome e per conto di Aldo Picca e di Nicola Di Martino

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TEVEROLA – Quando sciaguratamente Gennaro Caserta ha presentato querela nei nostri confronti, ma nei confronti del nostro sforzo di denunciare un voto di scambio evidente anche a chi non conoscesse la realtà Teverolese ha compiuto un grave errore. Noi sapevamo bene quali foto fossero state scattate in certi luoghi, e sapevamo bene anche certe foto scattate davanti ai seggi elettorali. Mister Salvatore De Santis, fondamentale uomo di raccordo tra i due capi della cosca Aldo

Picca e Nicola Di Martino era stato parte attiva di questa campagna elettorale. E non ci stupisce che oggi il suo nome suo nome compaia nell’ordinanza dell’altro giorno anche come elemento presente minacciosamente davanti ai seggi elettorali. Nelle ore delle elezioni noi lo avevamo scritto che più di qualche camorrista si era visto in giro. Non avevamo fatto il nome di De Santis solo per un motivo: pur sapendo infatti che li stava ci era mancato lo scatto fotografico decisivo. E si sa che noi non chiediamo mai ai lettori di CasertaCe di crederci sulla parola. Chi ha appoggiato, dunque, De Santis e conseguentemente chi ha appoggiato il clan Picca-DI Martino? Su questo ragioneremo un po’ nei prossimi giorni, perché ciò potrebbe anche diventare motivo del rinvio immediato di una commissione d’accesso al Comune di Teverola. L’ordinanza dice che non solo De Santis, in maniera intimidatoria, si è messo davanti ai seggi, ma dice anche che “ha partecipato da un parco l’altro della città alla ricerca dei consensi”